di Luca Capponi
Si dice un gran bene de “L’anima buona di Sezuan”, spettacolo tratto da un’opera di Brecht che Monica Guerritore porterà sul palco del Ventidio Basso nei giorni 13 e 14 novembre (inizio ore 20,30).
L’artista romana, qui nelle vesti di regista e attrice, ha scelto uno dei testi più amati del drammaturgo tedesco (tradotto da Roberto Menin ed ispirato dalla versione che Strehler diresse nel 1981), ambientato in Cina, dove mette in scena il simbolico (e complesso) confronto tra opposti, bene e male, in maniera sublime e commovente, mai retorica.
Monica Guerritore
Non a caso anche la Guerritore, in una nuova stimolante prova, sarà sul palco in un doppio ruolo; quello della buona prostituta Shen-Te e del suo perfido cugino. «Ne “L’anima buona di Sezuan” c’è un piccolo popolo di abitanti di un luogo che è tutti i luoghi del mondo -spiega colei che da una vita si divide con successo tra teatro, cinema e tv-. C’è tutta la tenerezza e l’amore per gli esseri umani costretti dalla povertà e dalla sofferenza a divorarsi gli uni con gli altri ma sempre raccontati con lo sguardo tenero e buffo di chi comprende. In questi anni durissimi solo il teatro può raccontarci dal di dentro, rendendoci consapevoli delle maschere ringhianti che stiamo diventando. Mettere in scena la meravigliosa parabola di Brecht risponde alla missione civile e politica del mio mestiere. Teatro civile, politico, di poesia».
Il Ventidio Basso (foto Vagnoni)
In scena ci saranno anche Matteo Cirillo, Alessandro Di Somma, Vincenzo Gambino, Nicolò Giacalone, Francesco Godina, Diego Migeni e Lucilla Mininno. Le scene dello spettacolo – prodotto da ABC Produzioni e La Contrada Teatro Stabile di Trieste – sono realizzate da un’idea di Luciano Damiani, il disegno luci di Pietro Sperduti, i costumi di Valter Azzini, regista assistente Leonardo Buttaroni.
Per l’occasione ci sarà un appuntamento di Marche d’Autore, il progetto che consiste in un volume di racconti che indaga la bellezza e la complessità della regione, presentato prima dello spettacolo (alle 19,30) ed impreziosito dalle opere d’arte di cinque tra i più prestigiosi artisti marchigiani nel mondo, in mostra al foyer del Ventidio: Enzo Cucchi, Eliseo Mattiacci, Tullio Pericoli, Ubaldo Bartolini e Silvio Craia.
Informazioni e biglietti per la stagione di prosa targata Amat e Comune al numero telefonico 0736.298770.
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