Montero
di Benedetto Marinangeli
La gara del “Druso” ha rischiato di non disputarsi. Lo ha rivelato in sala stampa il tencico della Samb Paolo Montero. Evidenti a tutti le pessime condizioni del terreno di gioco che alla fine hanno penalizzato una squadra tecnica e poco fisica come la Samb.
«Il direttore sportivo Fusco – racconta Montero – vedendo il campo mi ha chiesto cosa intendesismo fare. Io gli ho detto subito che volevamo giocare anche perchè per noi sarebbero state quattrodici ore di viaggio. I ragazzi fin dal primo momento mi hanno detto che le scarpette affondavano nel fango, ma il campo era pesante anche per loro. Noi siamo una squadra leggera, dinamica e questo tipo di terreno di gioco ci ha penalizzato».
Rapisarda
Montero recita anche il mea culpa. «Mi assumo ogni responsabilità su tattica e strategia. L’Alto Adige ha giocato bene ed è stato forte. Io sono positivo anche nelle sconfitte. Per come la vedo io i due gol in pochissimi minuti non sono stati decisivi perchè nel calcio si sono state tante partite che vengono riprese anche con passivi più rilevanti. Il fatto è che abbiamo affrontato una squadra forte che non ce l’ha permesso. Oggi abbiamo sbagliato, non dovevamo partire da dietro col possesso palla. Pensavo che il campo tenesse un po’ di più. Se potessi tornare indietro, giocherei con palla lunga e pedalare».
Nella sala stampa del “Druso” si presenta anche capitan Francesco Rapisarda. «L’Alto Adige – commenta – è partito bene ma noi ci abbiamo messo del nostro. Sapevamo che sarebbe stato un campo difficile ma nel primo tempo abbiamo davvero fatto male visto che anche i loro gol sono venuti da nostri errori. Noi dovevamo essere più furbi e capire che in quel campo dovevamo giocare in un altro modo».
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