di Franco De Marco
Benissimo il nuovo studentato di Ancona ma quando toccherà, naturalmente con le giuste proporzioni, ad Ascoli? L’inaugurazione, nel capoluogo dorico, da parte del presidente della Regione Luca Ceriscioli, del sindaco Valeria Mancinelli, del neo Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori e di altre autorità, del nuovo studentato del Buon Pastore, destinato ad ospitare nel centro storico gli universitari, ha fatto scattare ad Ascoli non tanto l’invidia (sentimento sempre negativo) quanto l’ulteriore riflessione, tra gli “addetti ai lavori”, sul ritardo, nel capoluogo piceno, di alloggi destinati a favorire la presenza degli studenti universitari.
Achille Buonfigli (Foto Andrea Vagnoni)
Che lo sviluppo dell’Università ad Ascoli sia indispensabile per favorire il più generale sviluppo economico e sociale del territorio, traumatizzato tra l’altro dal terremoto, è scontato e da tutti sbandierato. Ma, perduti in passato treni importanti, oggi non è facile recuperare. Nuovi corsi universitari appaiono molto problematici per carenza di risorse. Ma almeno potenziare quelli esistenti sì. Come? Anche fornendo agli studenti alloggi adeguati. Invece questi studenti si trovano sovente difronte a notevoli difficoltà.
L’accoglienza, insieme alla qualità dei corsi, è un elemento di attrazione fondamentale. Ma Ascoli, in fatto di alloggi per gli studenti, è quasi a zero. Ecco perché l’inaugurazione della nuova struttura di Ancona ripropone il problema. Regione Marche e Università di Camerino, dalla quale dipendono i corsi della Scuola di Ateneo di Architettura e Design, hanno pensato poco, in questi anni, alla residenza degli studenti di Ascoli. Il 2020 sarà l’anno della svolta? Speriamo. Di recente, in Consiglio comunale, rispondendo ad una interrogazione, il sindaco Marco Fioravanti ha chiaramente indicato la creazione di alloggi per gli universitari come punto importante dell’azione dell’Amministrazione comunale. Ma sono Regione, Ente Regionale per il Diritto allo Studio (Erdis) e Università di Camerino (per quanto riguarda Architettura) che si devono muovere per primi. Fino ad oggi, diciamo così, un po’ di sottovalutazione della “periferia” non è mancata.
La sede di Sant’Angelo Magno dell’università
«Ottima notizia per Ancona. – afferma, anche con ironia, il presidente del Consorzio Universitario Piceno Achille Buonfigli di fronte al taglio del nastro del Buon Pastore – Sono stati spesi 19 milioni di euro per 88 posti letto (quindi 216.000 euro pro capite). Immagino che in ogni stanza ci sia una Jacuzzi con le maniglie d’oro e una tv da 44 pollici. Mi chiedo: quando si decideranno la Regione Marche e l’Ente Regionale per il Diritto allo Studio (Erdis) ad investire ad Ascoli qualche spicciolo?».
«Dal 2017 il Cup – continua Buonfigli- ha prodotto un progetto esecutivo per la realizzazione nella palazzina Maternità dell’ex ospedale Mazzoni 11 mini appartamenti, per 56 posti letto, dotati di spazi di aggregazione e una mensa. Spesa prevista? Circa 5 milioni di euro (arredi e attrezzature comprese). Si tratta di servizi indispensabili per la comunità universitaria e dalla loro realizzazione passa la possibilità della sua sopravvivenza futura. Mi chiedo e vi chiedo: il diritto allo studio non è tale nel sud delle Marche ? Gli universitari che studiano ad Ascoli sono figli di un dio minore ? Quando celebreremo la nostra Giornata della Rinascita ? Ci sono enti benemeriti e mecenati locali disponibili ad esaminare questa ipotesi di intervento?».
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