Aurora Stella
di Renato Pierantozzi
Una decisione che era nell’aria alla luce dei risultati della perizia (leggi l’articolo) del professor Cristian D’Ovidio (leggi l’articolo), ma che non convince chi ha perso una figlia portata via da una malattia fulminante straziando una città intera. E’ il caso della morte della giovanissima ascolana Aurora Stella, avvenuta il 22 febbraio del 2016, per cui sono state archiviate dal gip del Tribunale di Ascoli le posizioni dei 12 medici degli ospedali di Ascoli e San Benedetto indagati dopo il decesso avvenuto al nosocomio regionale di Torrette. Anche la Procura aveva chiesto di archiviare le posizioni dei sanitari. Un epilogo che comunque non soddisfa la madre della giovane, la consigliera comunale ascolana Daniela Massi Stella. «Non mi interessa la giustizia penale e civile -dice- voglio soltanto la verità su come è morta Aurora visto che questa sicuramente ancora non è uscita fuori totalmente. I medici sono stati esonerati dalle loro responsabilità, sono felice per loro, ma mi chiedo come mai dopo 9 giorni, tra ospedale di Ascoli e Ancona, nessuno ha fatto una diagnosi. Penso sia grave considerato che la leucemia, di cui era affetta Aurora, così dicono, nel 90% dei casi, se diagnosticata, è curabile. Ugualmente la miocardite ha una mortalità dell’ 11% dei casi. La mia domanda è proprio questa: chi risponde ai miei quesiti? Alla data odierna nessuno».
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