di Federico Ameli
Non solo musica e spettacolo in piazza Arringo, ma anche solidarietà e grande attenzione al sociale per il Capodanno ascolano. Come da dodici anni a questa parte, infatti, l’Amministrazione comunale, in collaborazione con il Polo Accoglienza e Solidarietà e Zarepta, organizza e promuove il “Capodanno di tutti”, l’evento presentato questa mattina nella sala “De Carolis e Ferri” di Palazzo dell’Arengo che mira a coinvolgere in una serata all’insegna della condivisione tutti coloro che, per ragioni diverse, non avrebbero altrimenti avuto la possibilità di trascorrere il Capodanno in compagnia.
Come dichiarato dall’assessore comunale alle Politiche Sociali, Massimiliano Brugni, «aiutare gli altri è la massima aspirazione di questa Amministrazione e, in questo senso, il “Capodanno di tutti” costituisce un’occasione di dialogo e di confronto per comprendere le esigenze della cittadinanza e poter intervenire di conseguenza, proseguendo verso la creazione di una comunità inclusiva sulla strada tracciata dal protocollo d’intesa firmato lo scorso novembre dall’Amministrazione e da 21 associazioni del territorio».
Alle parole di Brugni hanno fatto eco quelle del sindaco Marco Fioravanti, secondo cui «dopo la firma del protocollo di intesa si è resa subito evidente la volontà di far fronte comune contro i problemi sociali della nostra città. Il “Capodanno di tutti” rappresenterà il momento ideale per stare insieme e scambiarsi un augurio di speranza per il 2020».
Ad ospitare questa tredicesima edizione sarà il salone del Sacro Cuore di Campo Parignano, che a partire dalle 20 ospiterà circa 120 commensali, pronti a brindare al nuovo anno in tutta sicurezza.
«La location è stata scelta sulla base di diversi fattori» ha dichiarato l’organizzatore Pino Felicetti. «In primo luogo, il salone del Sacro Cuore è facilmente accessibile anche alle persone affette da disabilità motorie. Inoltre, a differenza degli anni precedenti, abbiamo cercato di individuare una sala più raccolta per alzare ulteriormente il livello di integrazione e interazione sociale dei partecipanti».
Ad occuparsi dell’elaborazione del menù saranno i cuochi della Zarepta, rappresentata dal presidente Corrado Bruni, che da oltre vent’anni con i suoi 80 volontari fornisce ogni giorno un pasto caldo ai cittadini in difficoltà.
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