M5S: ecco quanto hanno restituito
allo Stato i tredici
parlamentari marchigiani:
Fede e Cataldi tra i più virtuosi

ASCOLI - I tredici onorevoli e senatori eletti nelle Marche hanno ridato indietro, da marzo 2018 a oggi, parte del loro stipendio per un totale di oltre 400.000 euro. Mentre Roberto Cataldi e Giorgio Fede hanno restituito quanto stabilito entro novembre 2019 (rispettivamente 41.945 euro e 42.891 euro), Rachele Silvestri si è fermata a maggio 2019 per un totale di 29.680 euro 
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Gli ascolani Roberto Cataldi e Rachele Silvestri e il sambenedettese Giorgio Fede

di Adriano Cespi

E’ bufera nel Movimento 5 Stelle. Tra parlamentari in fuga verso altri partiti, in particolare la Lega, ed altri pronti a passare nel gruppo misto per poi confluire, probabilmente, in quel gruppo parlamentare “Eco”, in appoggio al premier Conte, che l’ex ministro all’Istruzione Lorenzo Fioramonti si starebbe apprestando a creare dopo le sue dimissioni dal Governo per i “pochi fondi stanziati a favore della scuola, dell’università e della ricerca”. Inevitabile, quindi, che, intorno a questo continuo sfaldamento di quello che è stato il Movimento politico più apprezzato dagli italiani alle ultime elezioni politiche del marzo 2018 (32% dei voti), riesploda la polemica sulla restituzione della metà dello stipendio che ogni parlamentare pentastellato è tenuto a fare. Non un obbligo di legge s’intende, ma un impegno politico preso dai vertici del M5S direttamente con gli italiani: ogni parlamentare, una volta eletto, dovrà restituire allo Stato almeno 2000 euro al mese della propria “busta paga”, pena l’espulsione dal Movimento. E così è stato. Soldi destinati a favore del microcredito per le imprese, delle popolazioni alluvionate, delle vittime di violenza ed altro ancora. Una linea di condotta questa, che, va detto, solo i parlamentari del M5S si sono dati. Al contrario degli onorevoli e senatori degli altri partiti (dalla Lega a Fratelli d’Italia, da Forza Italia al Pd) che quei denari, invece, come le norme in vigore prevedono, se li tengono ben custoditi nei loro conti correnti. Ma vediamo a quanto ammonta il denaro restituito dai 13 parlamentari M5S eletti nelle Marche, tenendo in considerazione che la loro ”busta paga” si attesta intorno ai 13.000 euro mensili (comprensivi delle spese per collaboratori, consulenze, eventi, attività politiche ed altro). Ebbene, dal sito del M5S “Tirendiconto.it” emerge chiara la situazione della rendicontazione dei 313 tra deputati e senatori italiani pentastellati eletti il 4 marzo 2018. Con, alla voce “Riepilogo”, la cifra totale restituita, finora, allo Stato: qualcosa come 85 milioni 457 mila euro. Ma di questo fiume di denaro qual è la parte che corrisponde ai parlamentari marchigiani? Sempre da “Tirendiconto.it” emerge che i 13 rappresentati pentastellati hanno lasciato nelle casse dello Stato oltre 400.000 euro. Naturalmente c’è chi ha restituito tutto quanto stabilito, fino all’ultimo centesimo, e tra questi figurano gli ascolani Roberto Cataldi (41.945 euro) e Giorgio Fede (42.891 euro): dal sito, infatti, si evince che la loro attività di restituzione parte da marzo 2018 per arrivare a novembre 2019 (ultimo mese registrato dalla piattaforma). E chi, invece, un po’ meno, come l’altra parlamentare ascolana, Rachele Silvestri, la cui restituzione, sempre registrata dal sito “Tirendiconto.it”, si ferma al maggio 2019 (29.680 euro i soldi ridati indietro allo Stato dal marzo 2018).

L’onorevole marchigiana del M5s Patrizia Terzoni (Foto Vagnoni)

ECCO LA CIFRA RESTITUITA DAGLI 8 ONOREVOLI MARCHIGIANI

Ma vediamo la situazione deputato per deputato dal marzo 2018 ad oggi. Roberto Cataldi (avvocato di Ascoli Piceno): 41.945 euro, fino a novembre 2019 compreso; Maurizio Cattoi (ex comandante provinciale del Corpo Forestale di Pesaro-Urbino): 38.763 euro, fino ad agosto 2019; Mirella Emiliozzi (insegnante di Civitanova): 40.626 euro, fino a  novembre 2019; Paolo Giuliodori (ricercatore Università di Camerino, di Osimo): 43.678 euro, fino a novembre 2019; Martina Parisse, (avvocato di Jesi): 38.500 euro, fino a ottobre 2019; Roberto Rossini (ingegnere informatico di Fano): 28.500 euro, fino a maggio 2019; Rachele Silvestri (commessa di supermercato, di Ascoli Piceno): 29.680 euro, fino a maggio 2019; Patrizia Terzoni (ingegnere civile e tecnico di laboratorio, di Fabriano, al suo secondo mandato parlamentare): 234.796 euro, fino ad agosto 2019, la cifra è relativa anche alla rendicontazione dei 5 anni di legislatura precedenti, 2013-2018.

Il senatore marchigiano del M5S Sergio Romagnoli

ECCO LA CIFRA RESTITUITA DAI 5 SENATORI MARCHIGIANI

Passiamo ora alla situazione senatore per senatore dal marzo 2018 ad oggi. Giorgio Fede (geometra dipendente comunale, di San Benedetto del Tronto): 42.891 euro, fino a novembre 2019; Mauro Coltorti (docente di Geografia fisica e morfologica all’Università di Siena, di Jesi): 27.689 euro, fino ad aprile 2019; Donatella Agostinelli (laureata in Giurisprudenza, di Jesi, al suo secondo mandato parlamentare): 286.431 euro, fino a maggio 2019, la cifra è relativa anche alla rendicontazione dei 5 anni di legislatura precedenti, 2013-2018; Sergio Romagnoli (ha lavorato nel campo dell’informatica e dell’automazione industriale, di Fabriano): 34.500 euro, fino ad agosto 2019; Rossella Accoto (esperta nella gestione delle risorse economiche, di Fano ma originaria di Brindisi): 40.614 euro, fino a novembre 2019.

 

 


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