Ventisette alloggi popolari a Monticelli:
si ritenta dopo 16 anni
Dall’Erap ultimatum al Comune

ASCOLI - L'Ente regionale per l'edilizia pubblica ha "imposto" che si proceda alla gara entro il 30 giugno 2020. Le case sono previste nell'area ex Anas (casa Cantoniera) in base al primo accordo siglato il 5 aprile del 2004. Il costo complessivo è lievitato da 3 a 4,3 milioni
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Una veduta di Monticelli

di Renato Pierantozzi

Ventisette alloggi popolari da realizzare vicino all’ex casa cantoniera Anas di Monticelli (alla fine dell’asse centrale in direzione est) di  fronte a centinaia di famiglie in attesa di una casa non sono risolutivi, ma non sono nemmeno insignificanti. Senza dimenticare che sono attesi sin dal lontano 2004 e che per una serie incredibile di passaggi burocratici, bandi andati deserti, rimodulazioni, conferenze dei servizi e via dicendo sono ancora sulla “carta” anche se questa volta c0è un ultimatum ben preciso da rispettare imposto dall’Erap al Comune: avviare entro il 30 giugno 2020 le procedure di gara per l’opera.

L’Arengo si è detto d’accordo approvando il 24 dicembre una delibera di giunta in cui di fatto recepisce le indicazioni del responsabile del procedimento, l’ingegnere comunale Maurizio Piccioni. Nell’atto si ripercorre tutto l’incredibile iter burocratico che va avanti dal 2004 senza aver visto un sacchetto di cemento utilizzato per realizzare gli alloggi da destinare alle fasce meno abbienti della popolazione. Tutto ha inizio con l’accordo con l’allora Iacp (poi diventato Erap) per realizzare 27 alloggi di edilizia residenziale pubblica per un importo di 3 milioni. La prima intesa risale al 5 aprile del 2004. Nel 2005, poi, l’Arengo si aggiudica il bando ministeriale siglando nel 2006 (24 gennaio) l’intesa con lo stesso Ministero e la Regione. il 9 maggio 2006 il Consiglio di amministrazione dell’Erap ha approvato il progetto definitivo dell’intervento redatto insieme al Dipartimento Procam dell’Università di Camerino (poi diventata, nel corso degli anni, Scuola di Architettura). Il 2 luglio del 2007 tocca, invece, al Consiglio comunale ascolano approvare il progetto definitivo.

Si avvicinano i lavori? Magari. Con delibera della giunta comunale numero 49 del 24 marzo 2011, l’Arengo ha affidato all’Erap la progettazione, l’indizione della gara, la direzione, contabilità e collaudo dei lavori per un importo di 3 milioni. Il bando di gara, emanato in data 23 luglio 2012, va però deserto. E così inizia la serie di modifiche all’opera. Comune, Erap e Regione decidono di rivedere il progetto aggiungendo altri fondi per un totale di 1.386.000 euro, di cui 558.000 a carico dell’ente regionale e 828.000 dell’Arengo che cederà all’Erap immobili per oltre mezzo milione come compensazione. Inizia così l’iter burocratico in Regione per modificare l’accordo siglato anni prima. Stessa cosa deve essere fatta al Ministero. A fine 2018, Comune, Erap e Scuola di Architettura sottoscrivono una nuova convenzione con l’Amministrazione comunale che si impegna a svolgere il ruolo di stazione appaltante.

Si arriva alle ultime conferenze dei servizi del 17 ottobre e 20 novembre dove si stabilisce che è necessario aggiornare sia il progetto esecutivo sia i prezzi visto che il progetto esecutivo risale al 2011. Otto anni prima! A disposizione della stazione appaltante ci sono 4.386.000 euro, rispetto ai 3 milioni della prev visione iniziale. A dicembre (il 12) il Comune chiede all’Erap di modificare ulteriormente la convenzione sottoscritta un anno prima. L’Erap, nell’incontro con il Comune del 20 dicembre, conferma le risorse aggiuntive già da tempo stabilite “a condizione che il Comune di Ascoli proceda con l’avvio delle procedura di gara entro e non oltre il 30 giugno 2020”.


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