Lo spettacolo “Fiabe d’Italia” che Debora Mancini ha portato al Ventidio (foto di Pierluigi Giorgi)
Manca un solo appuntamento alla fine della stagione di teatro ragazzi del Ventidio Basso. E’ quello del prossimo 1 marzo alle 17,30 con la compagnia Atgtp (Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata) e “Il grande gioco“, un’avventura in piena regola in cui due fratelli sfidano il tempo a suon di desideri.
Debora Mancini
Diretto da Simone Guerro e interpretato da Silvano Fiordelmondo e Fabio Spadoni, attore con sindrome di down, lo spettacolo commuove e diverte tra rocamboleschi viaggi e puntate al lunapark. Un po’ quello che è accaduto durante le tappe di una programmazione che da qualche anno si è affermata quale punto di riferimento (non solo) per le famiglie. Amat e Comune hanno puntato con decisione sulla diffusione dell’arte scenica presso il pubblico giovanissimo, a volte “osando” nella proposta, ma facendo bene anche a livello di numeri.
Conferma è arrivata dal buon esito delle tre recite già portate sul palco: a novembre è stato il turno di Kuziba con “Nel castello di Barbablù”, seguito il mese successivo da “Fiabe d’Italia” con l’apprezzatissima Debora Mancini (per l’attrice ascolana si è trattato di un ritorno a casa insieme al musicista Daniele Longo e all’illustratrice Cristina Lanotte) e, solo qualche giorno fa, di “Costellazioni. Pronti, partenza…spazio!” di Sosta Palmizi.
Lu. Ca.
La fotogallery realizzata da Pierluigi Giorgi per “Fiabe d’Italia”
Daniele Longo
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