di Bruno Ferretti
Stipendi sospesi da quando il campionato si è interrotto (9 marzo) fino a quando ripartirà (se ripartirà). Lo ha deciso l’assemblea delle società di Serie B convocata oggi lunedì 6 aprile a Milano dal presidente Mauro Balata. Il direttore generale Gianni Lovato ha rappresentato l’Ascoli Calcio.
Lovato, dg dell’Ascoli (foto ascolicalcio)
Quando si riprenderà, le società avranno la facoltà di ridurre gli stipendi dei propri calciatori fino al 30%, ovviamente in relazione alle esigenze che si presenteranno. Sospeso, inoltre, il parametro P.A. (patrimonio attivo circolante) come dato da esibire ai fini dell’iscrizione al prossimo campionato.
Le società di calcio sono aziende: se non producono… non vendono e se non vendono… non incassano. E quindi non ci sono grosse alternative stand a quanto stabilito dall’assemblea delle venti società cadette. Come reagirà l’Assocalciatori? I bei tempi degli stipendi d’oro sembrano davvero lontani: bisogna fare i conti con la realtà dei fatti.
Stipendi dei giocatori congelati? L’Assocalciatori: «Proposta vergognosa»
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