L’impianto di risalita delle “Tre Caciare”
di Franco De Marco
Tremano gli sciatori. C’è il rischio che anche nella prossima stagione invernale 2020-2021, pur in presenza di piste abbondantemente innevate, possa essere vietato sciare sul Monte Piselli. Anche se è presto per poter decifrare la complicata situazione giuridica che si è creata.
Il Tar dell’Aquila, infatti, ha accolto il ricorso presentato dalla “Remigio Group” che chiedeva l’esclusione, dalla gara per l’assegnazione della gestione della stazione sciistica di Monte Piselli, della prima classificata “Marco Finori srl” che non aveva presentato il Pef (piano economico finanziario). La stagione sciistica 2019-2020, già impossibile a causa della mancanza di neve, è stata come noto bloccata da questo contenzioso giuridico che ha investitocome una valanga il Cotuge (Consorzio Turistico dei Monti Gemelli). Il “danno”, per gli appassionati di sci, è stato, se così si può dire, limitato.
Enzo Lori
Ora però c’è la partita per la prossima stagione invernale. Alla luce della sentenza del Tar, infatti, la “Marco Finori srl”, assistita dagli avvocati Marco Stefano Rosati e Francesco Masci, ha trenta giorni di tempo per fare ricorso al Consiglio di Stato. Lo farà? Non lo farà? Non si sa. Ma se lo farà ecco che, considerando i tempi spesso lumaca della giustizia, aggravati dall’emergenza coronavirus, la decisione potrebbe andare per le lunghe impedendo di fatto di programmare la stagione sciistica. Speriamo naturalmente che ciò non si verifichi. Se invece la “Marco Finori srl” deciderà di non fare il ricorso, allora la questione potrebbe essere teoricamente più semplice. Secondo l’avvocato Francesco Ciabattoni, che ha difeso la “Remiglio Group” insieme all’avvocato Andrea Galvani, è automatica l’aggiudicazione alla seconda classificata, ovvero la “Remigio Group”, che fa capo a Dario D’Agostino, vista l’eliminazione della prima.
Dario D’Agostino
Ma c’è chi ipotizza che debba essere ripetuta la gara. Il Cotuge aveva redatto il verbale di assegnazione e non il contratto di gestione. Tra l’altro non sono da escludere altri colpi di scena nel contenzioso giudiziario. Il caso è molto fluido. Tutto dipende se sarà presentato o meno il ricorso al Consiglio di Stato. Il Cotuge, assistito dall’avvocato Achille Buonfigli, al momento, per bocca del presidente Enzo Lori, è in attesa di conoscere e approfondire i pareri legali. Però il problema esiste.
Marco Finori
In riferimento alla valorizzazione della Montagna dei Fiori, l’avvocato Ciabattoni, in qualità di cittadino ascolano, amante della sua città, lancia una sua personale proposta molto suggestiva. In un post su Facebook ha scritto: «Spero che il Cotuge e gli altri enti promuovano anche il progetto che mi sta a cuore e che prevede la realizzazione di una nuova cabinovia da Ascoli (150 metri s.l.m.) a San Giacomo, fino ai campi di sci (1800 metri s.l.m.). Potremmo chiamarla la cabinovia dei Tre Santi (Sant’Emidio, San Marco e San Giacomo). Realizzabile con i fondi strutturali Ue. Sarebbe un’ottima occasione di rilancio della nostra città all’insegna della eliminazione/riduzione del traffico veicolare. Un impianto unico in Italia – conclude Ciabattoni – con montagna e mare a pochi chilometri che solo Ascoli può offrire».
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