Abascal al “Picchio Village”
di Bruno Ferretti
Quasi un plebiscito per Guillermo Abascal Perez da parte dei tifosi dell’Ascoli che abbiamo interpellato. Il giovane tecnico spagnolo riscuote fiducia, e questo è un buon segno.
Francesco Regnicoli
«Ho seguito il campionato primavera stravinto in largo anticipo dai ragazzi di Abascal e ho ricavato una positiva impressione – dice Francesco Regnicoli detto “Ragno” – nessuna palla buttata via e la squadra si muoveva con ottima sincronia. Abascal mi piace e farà bene anche in B il prossimo anno sulla panchina dell’Ascoli. Però non credo che il campionato riparta perché non ci sono le strutture logistiche per rispettare i rigidi protocolli stabiliti dal governo. Diverse società -conclude Regnicoli – avrebbero enormi difficoltà anche economiche».
Yuri Gaspari
«Spero che Abascal possa restituire all’Ascoli l’ordine e la serenità che si sono visti a Livorno – sostiene Yuri Gaspari, archittetto e imprenditore – non basterà il cambio del mister ma ci vorrà tanta disponibilità e intelligenza da parte dei calciatori. Occorrerà spirito di squadra e di sacrificio, doti che in questa stagione a volte sono mancati».
Walter Luzi
Analoga la valutazione di Walter Luzi, imprenditore: «Abascal sulla panchina dell’Ascoli è un’altra scommessa. Un atto di meritata fiducia per quanto ha saputo fare di buono alla guida della Primavera. La stagione calcistica per me è già finita, direi che sia il caso di preoccuparsi già della prossima».
«Piena fiducia in Abascal, tecnico giovane ed assai motivato, che vincendo a Livorno ha dimostrato di saperci fare anche con i più grandi – commenta Luciano Angelini – per quanto riguarda il campionato credo che bisognerà aspettare altri 15 giorni per avere un quadro esatto della situazione».
Piero Travaglini
«Ricordo che il Ds Tesoro, quando arrivò Abascal disse che fa giocare benissimo le squadre, quindi nessun pregiudizio verso il giovane spagnolo al quale va dato il tempo di lavorare – è il parere di Piero Travaglini, presidente del club “Veterani 74” – il “tutto e subito” va evitato, bisogna lavorare per il futuro della società. Non so dire se si ricomincerà a giocare in tempi brevi. Da una parte il governo del calcio e le società vorrebbero farlo per non perdere denaro, dall’altra c’è il governo istituzionale che propende per l’annullamento dei campionati. Difficile fare previsioni».
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