La chiusura delle scuole e, più in generale l’interruzione di tutte le attività sociali, ha impedito agli studenti e alle realtà aggregative cittadine di partecipare al concorso per cortometraggi dal titolo “Riconosco la violenza e la contrasto: uomini e donne uniti per dar voce a tutte le vittime e proporre buone prassi per promuovere la pace”.
Pertanto il Comune, con l’Assessorato alle Pari Opportunità, d’intesa con Coordinamento Internazionale Associazioni per la Tutela e Difesa dei Minori e Accademia Internazionale di formazione Arte e Spettacolo, ha deciso di prorogare al 5 luglio il termine per la presentazione dei lavori e di aprire la partecipazione a tutti i cittadini e alle associazioni di volontariato, anche con sede fuori città, operanti a San Benedetto.
Si tratta di realizzare un cortometraggio che racconti una storia di violenza/prevaricazione e che proponga anche una maniera per contrastarla. Il video deve durare tra i 2 e i 15 minuti e raccontare una storia di violenza/prevaricazione nel quale siano ben evidenti: chi agisce violenza (il carnefice), il destinatario della violenza (vittima), la modalità in cui si esplica la violenza (fisica, psicologica, psico-fisica), il finale con suggerimento della modalità per superare la violenza raccontata.
Per partecipare, si dovrà inviare a ciatdm.sbt@libero.it entro le ore 24 del 5 luglio il video, la liberatoria e il permesso alla proiezione (bando e scheda di adesione scaricabili dal sito www.comunesbt.it – sezione “altri avvisi pubblici”): informazioni al numero 392.1603029.
Saranno scelti due vincitori per le categorie “Migliore realizzazione psicoeducativa di contrasto alla violenza”, e “Miglior cortometraggio” che otterranno un assegno da 200 euro ciascuno.
«Si tratta di un’iniziativa che continua a veicolare i fondamentali messaggi innovativi che abbiano illustrato in diverse iniziative pubbliche, da ultimo il convegno del 23 novembre 2019 dal titolo ‘La violenza alla ricerca del carnefice”. – dice l’assessore Antonella Baiocchi – Il concorso, che abbiamo concepito anche con il contributo della consigliera Brunilde Crescenzi, mira a potenziare la capacità di riconoscere la violenza nelle diverse modalità e nei diversi ambiti in cui essa si verifica cercando di promuovere una mentalità scevra da pregiudizi di tipo ideologico culturale e la diffusione di un rapporto tra uomini e donne tale da renderli alleati consapevoli nel contrasto della violenza».
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