Persone senza volto. Senza razza o distinzione sociale. Accomunati dalle stesse privazioni. Senza più libertà, senza più individualità. Nel lockdown che nessuno potrà mai dimenticare.
Il rapper Flavius
Il singolo si chiama “Fratelli d’Italia“, lo ha scritto il rapper ascolano Flavius e fa parte di un progetto (anche) visivo ideato e diretto da Andrea Tubili. La dedica, ovviamente, è per il drattamatico momento storico contraddistinto dalla diffusione del virus Covid-19.
Un progetto costruito a distanza, nato durante il periodo di quarantena, mentre Tubili girava per Roma per un lavoro autoprodotto. Si è reso conto che sentiva il bisogno di urlare il disagio che stavano vivendo tutti e voleva farlo in un modo poco convenzionale. Ha deciso di dare voce a questo suo bisogno coinvolgendo Flavius, con cui aveva collaborato in altri progetti. Poi ecco anche Alex Bartok per la base musicale e, in una settimana, il brano c’è. Tubili ha chiamato anche un’altra bella realtà ascolana, la Xentek Production, che ha immediatamente accettato di partecipare.
Dunque, Lightcut Film e Xentek Production hanno collaborato senza fini di lucro, contribuendo con le immagini girate dalle varie città d’Italia. Bartok ha realizzato la produzione musicale e Francesca Ferretti ha accompagnato il fratello Flavius, prestando la sua voce per i cori. Un quadro artistico ideale per un pezzo forte, che si sposa alla perfezione con le immagini. E che fa riflettere.
Lu. Ca.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati