di Salvatore Mastropietro
Dopo la conclusione forzata della stagione sportiva del calcio dilettantistico, le squadre picene sono ancora in attesa dei verdetti per la chiusura dei campionati. Nei prossimi giorni potrebbe arrivare finalmente una decisione definitiva, prima a livello federale con il Consiglio Figc e poi a livello collegiale all’interno della Lega Nazionale Dilettanti.
Non sarà una battaglia semplice, visto il fatto che alcuni comitati – tra cui quello marchigiano presieduto da Paolo Cellini – si sono posti a favore del blocco di tutte le retrocessioni. Diverse società del territorio stanno aspettando l’ufficialità delle decisioni, ma ce ne sono altre che possono pensare ad iniziare a programmare già con calma la prossima stagione. Tra queste l’Atletico Centobuchi, squadra del girone B di Promozione.
Gianmarco Ameli, direttore sportivo dell’Atletico Centobuchi
La squadra biancoazzurra occupava la tredicesima posizione (su sedici) al momento dello stop del campionato. La salvezza sarà ratificata nei prossimi giorni, ma intanto la società si sta già muovendo in vista della prossima stagione.
Si ripartirà dallo staff tecnico composto da mister Roberto Ricciotti, dal vice Fabio Mauloni e dal direttore sportivo Gianmarco Ameli.
Il giovane ds sarà alla guida dell’area tecnica per la terza stagione consecutiva. Quest’ultimo si è detto soddisfatto della fiducia riposta in lui dalla società: «Dopo quest’annata vissuta un po’ a fasi alterne e con molti alti e bassi, sono contento di questa conferma e che si sia deciso di continuare a costruire sulle basi costruite insieme negli ultimi anni. Vuol dire che c’è soddisfazione per il mio lavoro e per quello dello staff tecnico, nonostante una stagione non positiva. Riconfermando il mister si è scelto di dare continuità. Era subentrato in corsa, ma ha creato subito una sinergia con il gruppo. E’ una testimonianza del fatto che si vuole mantenere il gruppo andando a completare le carenze che abbiamo».
E’ una squadra, l’Atletico Centobuchi, che nelle ultime due stagioni ha dimostrato di voler puntare molto su elementi del territorio. Questa politica, secondo Ameli, continuerà: «Ogni anno cerco di portare in rosa quanti più ragazzi possibili della zona. Centobuchi ha dei ragazzi molto validi in giro per i campionati dilettantistici, dalla Serie D alla Prima Categoria. Sto cercando pian piano di localizzare questa società con giocatori di questo tipo. L’anno scorso abbiamo tesserato giocatori come Andrea Liberati e Cameli. Proverò a contattare altri ragazzi del posto perché è questo l’obiettivo della società per crescere».
C’è voglia di ripartire, come detto, anche per provare a migliorare il rendimento avuto nell’ultimo campionato al di sotto delle aspettative: «Non nego che un po’ tutti ci saremmo aspettati qualcosa in più. Il valore individuale dei componenti della rosa era di buon livello, praticamente tutti avevano anche esperienze in campionati come Serie D ed Eccellenza. Ovviamente ogni annata è a sé, abbiamo avuto un po’ di sfortuna con gli infortuni e anche durante le partite. A volte per un gruppo giovane è difficile rialzarsi quando comincia a farsi sentire il peso della bassa classifica. Abbiamo perso molte partite che non meritavamo di perdere ed il timore di non portare a casa punti a volte ci ha condizionato».
Chiusura finale su quello che sarà l’immediato futuro del calcio dilettantistico con una programmazione che prosegue tra mille incognite: «Innanzitutto – dice Ameli – c’è bisogno che la Lega dia una mano alle società. Venire incontro alle varie realtà dal punto di vista economico sarà fondamentale per avere una ripresa in uno o due anni. Il prossimo anno sarà sicuramente difficile poiché gli sponsor non potranno garantire quello che garantivano nelle ultime stagioni. La ripartenza dell’economia locale sarà fondamentale per far ripartire anche il calcio. Per questo servirà un aiuto da parte delle istituzioni. Nei Dilettanti – conclude il diesse – una grande parte la fanno gli sponsor e tranne alcune realtà importanti è difficile che singoli imprenditori abbiano la forza per finanziare tutto da soli. Ci aspetta un anno di ripresa per un ritorno graduale alla normalità».
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