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Offida, la minoranza
abbandona il consiglio comunale

PROTESTA - Alla base del gesto, diversi dissensi che i consiglieri e il capogruppo Eliano D'Angelo spiegano in un'articolata dichiarazione. Si dovevano discutere anche le misure a sostegno di cittadini e imprese in difficoltà per l'emergenza sanitaria
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Offida Piergiorgio Piccinini, Pietro Simonetti, Eliano D’Angelo, Isabella Stracci, Simona Fioravanti

Il sindaco di Offida Luigi Massa lo scorso 11 giugno aveva anticipato l’intenzione di portare in consiglio comunale le misure economiche a sostengo della popolazione in difficoltà per l’emergenza sanitaria discusse in sede di Giunta.

Ma il civico consesso in programma per oggi, 15 giugno,  non si è svolto come il sindaco aveva previsto.

I consiglieri di minoranza abbandonano l’aula.

Ecco le motivazioni:

«Oggi ci troviamo costretti ad abbandonare il consiglio comunale per esprimere tutto il nostro dissenso ad una metodologia che si sta configurando da tempo, palesata nel consiglio del 17 aprile e ripetuta nella giornata odierna. Rimarchiamo la mancata possibilità di prendere visione dei lavori svolti ai cittadini ed alla stampa, di fatto impedendo lo svolgimento di un’attività pubblica per definizione.

Il sindaco di Offida Luigi Massa

Oggi si doveva discutere e decidere di tasse che peseranno su tutti i cittadini, tasse legate al periodo economico e sociale di tutti i tempi.

Hanno deciso di farlo da soli.

E come lo fanno?

Prendendo in giro noi e quel 44% che non hanno avuto fiducia in loro.

Convocano le commissioni 4 giorni prima del consiglio, presentandoci un faldone con oltre 150 pagine da studiare, chiedendo di esprimere un parere in quella stessa sede.

Noi crediamo che essere rappresentanti di un paese e determinare scelte così importanti richiedano una profonda serietà intellettuale. Soprattutto quando altri uomini e donne hanno riposto in noi la fiducia di lavorare per il bene comune.

Ci chiediamo quindi, come è possibile presentarsi ad una convocazione e non sapere di quale commissione si fa parte?

Una risposta non la devono a noi ma ai loro elettori.

Ci hanno chiesto di confermare i verbali della seduta precedente, una seduta a “porte chiuse”!

Non viviamo sulla luna, capiamo perfettamente le ragioni di svolgere un consiglio comunale in video conferenza, con una pandemia mondiale che ci sta interessando.

Capiamo molto meno il perché nessuno abbia verificato la fruibilità del video messo on line.

Eravamo a discutere il bilancio di previsione 2020/2022, il documento unico di programmazione 2020/2022, l’addizionale Irpef, temi importanti.

Noi diciamo no.

Dove è finita la tanto paventata idea di partecipazione?

Non sono polemiche sterili le nostre, siamo interessati ai contenuti e la condivisione!

Contenuti completamente inadeguati per la situazione attuale.

Sono state recepite direttive nazionali facendole passare come una conquista amministrativa.

Il capogruppo della minoranza Eliano D’Angelo

Si propongono sconti su Tari e Imu con risparmi irrisori e i servizi essenziali li abbiamo dimenticati?

Ne citiamo una sola, la scuola.

Siamo fermi ad aver commissionato la progettazione.

Quanti altri anni serviranno per permettere ai nostri ragazzi di usufruire della tanto decantata nuova struttura?

Rispondono ad una nostra interrogazione dopo 6 mesi, mai una volta entro i termini. Come la modifica del regolamento per permettere di partecipare 2 consiglieri di opposizione alle commissioni, promessa da 1 anno e mai soddisfatta.

Aspetteranno la fine del mandato?

Nella discussione della “approvazione rendiconto della gestione 2019” non è stata avanzata nessuna proposta di utilizzo delle 299.000 euro in disavanzo, noi ne abbiamo, dalla riqualificazione del cimitero, alla riqualificazione di piazza XX Settembre, alla riqualificazione di piazza Forlini.

Ci hanno fatto notare la disponibilità di 1.700.000 euro in tesoreria ma non sono stati saldati 1.300.000 euro, neanche un riferimento a crediti da incassare per un totale di 1.200.000 euro.

La ciliegina sulla torta è arrivata con la convocazione del consiglio odierno: lo abbiamo appreso dalla stampa, prima di ricevere la comunicazione ufficiale, di nuovo on line, di nuovo a porte chiuse.

Non è questa la nostra idea di democrazia, non è questo che meritano i nostri concittadini. Essere responsabili vuol dire rispettare tutti, minoranze comprese».

 


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