Sono terminati sia la scuola che il lockdown, impegni ordinari e straordinari che i bambini e ragazzi hanno comportato un periodo di sacrifici. Primo tra tutti, nessuna attività fisica e all’aria aperta.
Per questo motivo tutti i Comuni della provincia di Ascoli si sono attivati per promuovere i Centri estivi, in collaborazione con diverse associazioni, permettendo l’accesso alle famiglie nonostante l’aumento dei costi dovuti all’adeguamento delle norme anti Covid.
Ciò nonostante, il pericolo che il clima tornato alla quasi normalità possa aprire di nuovo la porta al virus è nelle preoccupazioni di Luigi Ficcadenti, il coordinatore dell’Ambito territoriale sociale 23 (Ats) dei Servizi sociali della Vallata picena.
«E’ importante che i soggetti attuatori si attengano strettamente ai protocolli, consigliando anche ai genitori di rivolgersi agli assistenti sociali dell’Ambito (telefonando al numero 0736.892522), o ai propri pediatri, per avere maggiori informazioni», raccomanda.
E e ribadisce le regole del protocollo sanitario adottato dall’Unione dei Comuni della Vallata e le linee guida redatte dal Garante per l’Infanzia delle Marche.
«Al fine di garantire la massima tutela della sicurezza e della salute di bambini e ragazzi, famiglie e di tutto il personale coinvolto, è necessario mettere in atto le principali misure di contenimento del rischio infettivo.
In particolare.
Le attività devono svolgersi preferibilmente all’aperto.
I bambini e adolescenti devono essere organizzati in piccoli gruppi e seguiti sempre dagli stessi educatori senza mescolanze tra gruppi.
Le entrate e le uscite dovranno essere scaglionate, con triage all’ingresso.
Le mascherine devono essere indossate da tutte le persone che accedono al centro, fatte salve le dovute eccezioni per specifiche attività (non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, e i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina).
Attenzione ai contatti (qualora non fosse possibile mantenere il distanziamento interpersonale con bambini o ragazzi che non utilizzino la mascherina, l’operatore utilizza una mascherina FFP2)
Pulizia e disinfezione costante degli ambienti e dei materiali.
Inoltre, sempre per garantire la massima sicurezza, tra le priorità vi è anche l’esecuzione di tamponi naso-faringei sul personale impiegato nei Centri estivi.
In alternativa all’esecuzione del tampone sul personale, è possibile l’esecuzione di prelievo per evidenziare lo stato sierologico.
Prima dell’apertura del centro estivo, deve essere garantita la sanificazione o pulizia di tutti i locali e di tutti gli oggetti.
Nel caso di uso promiscuo dei locali adibiti a centro estivo, prima dell’inizio di ogni settimana, deve essere eseguita adeguata igienizzazione dei locali.
È necessario garantire la disponibilità di soluzioni o gel a base alcolica presso ogni ambiente ed in più posizioni per consentire facile accesso agli operatori e ai minori. Il titolare dell’attività deve garantire la fornitura di tutti i Dpi previsti agli operatori del centro.
In particolare, sono tenuti ad utilizzare le mascherine, anche di comunità, sia il personale (dipendente e volontario), sia i genitori o gli adulti di riferimento nella fase di accompagnamento e ritiro dei minori. Dai 3 ai 6 anni non è consigliabile l’uso delle mascherine. Dopo i 6 anni è opportuno utilizzare le mascherine, anche di comunità, ad eccezione dei momenti di attività ludico-motoria, durante i quali va comunque sempre assicurato e mantenuto il distanziamento.
E’ opportuno prevedere il cambio e il lavaggio quotidiano del vestiario, sia da parte del personale dipendente e volontario sia da parte dei minori.
E’ da evitare l’utilizzo promiscuo di bottiglie, bicchieri, e oggetti vari.
E’ necessaria una pulizia giornaliera e igienizzazione degli ambienti.
Si deve prevedere la pulizia e disinfezione di tutti gli oggetti che vengono a contatto con i minori».
Ecco, in estrema sintesi, le proposte per l’organizzazione dei Centri estivi diffuse dal Garante per l’Infanzia delle Marche.
Le Linee guida indicano con chiarezza che le misure di prevenzione da applicare sempre sono le seguenti: 1) lavarsi frequentemente le mani in modo non frettoloso; 2) non tossire o starnutire senza protezione; 3) mantenere il distanziamento fisico di almeno un metro dalle altre persone; 4) non toccarsi il viso con le mani.
Sia gli spazi che l’organizzazione delle attività con i bambini e ragazzi devono rendere applicabili queste misure, e gli strumenti principali sono due: 1) evitare il contatto fisico, con distanziamento fisico di almeno 1 metro da ogni altra persona, minore o adulta; 2) usare la mascherina per limitare le goccioline di saliva nebulizzate.
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