Aism, sempre in prima linea:
combattere la sclerosi multipla si può

ASCOLI - Una malattia complessa che interessa in particolar modo i giovani: a fronteggiarla nella ricerca e nel supporto ai malati l'associazione di volontariato guidata da Marco Ciucci e Adriano Vespa, nata nel 1983
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di Stefania Mistichelli

La sclerosi multipla è una malattia che colpisce, in prevalenza, i giovani di età compresa tra i 18 e i  30 anni e le donne. Nel territorio del Piceno e del Fermano, sono circa 780 le persone che soffrono di questa patologia. Al di là dei numeri, utili per circoscrivere un fenomeno ma del tutto insufficienti per far comprendere le ripercussioni sulla persona e sulla famiglia che una diagnosi del genere si porta dietro, la sclerosi è ancora oggi una malattia complessa ed imprevedibile, anche se grazie alla ricerca, i farmaci oggi sono in grado di rallentarne di molto il decorso.

Adriano Vespa e Zè Migliori durante un evento benefico per l’Aism

A stare vicino a chi è affetto da sclerosi multipla ci pensa, da più di cinquant’anni, l’Aism, presente sul territorio nazionale dal 1968. A livello locale, la sezione ascolana dell’associazione è attiva dal 1983, diventando negli anni un punto di riferimento importante per le persone che convivono con la sclerosi multipla e per i loro familiari.

«L’Aism di Ascoli nacque per opera di alcune persone con sclerosi multipla che si misero insieme aprendo la prima sede a Grottammare – spiega l’attuale vicepresidente Adriano Vespa -. Poi, visto che lo statuto prevede che la sede debba essere ubicata nel capoluogo provinciale, ci siamo spostati. Dal ’90 siamo ad Ascoli. Alla nostra sezione si sono aggiunti i gruppi operativi di San Benedetto e di Fermo, rispettivamente il 1998 e il 2004».

«Nel gennaio del 2001 entra in funzione all’ospedale “Mazzoni” un centro specializzato per persone affette da sclerosi multipla; nel giugno dello stesso anno, presso il reparto di neurologia del “Madonna del Soccorso” a San Benedetto, viene inaugurato un front office, punto di accoglienza per familiari e malati, gestito da volontari scelti e formati di Aism -spiega ancora-. Stesso tipo di collaborazione che successivamente verrà attivata anche presso l’ospedale civile di Fermo. Come associazione, abbiamo un’ottima collaborazione con i centri di neurologia di Ascoli, San Benedetto e Fermo. Il numero degli associati varia dai 150 ai 200».

In condizioni di normalità, sono tanti i servizi che durante l’anno l’associazione eroga gratuitamente ai suoi soci.

Il presidente Marco Ciucci

«Prendiamo in carico la persona a 360 gradi -continua Vespa-. Dai trasporti (abbiamo cinque mezzi attrezzati) all’assistenza presso le commissioni per quanto riguarda il riconoscimento dell’invalidità, agli eventi ludici che organizziamo (ne facevamo 5-6 l’anno) coinvolgendo tante persone che altrimenti non avrebbero la possibilità di uscire. E poi la ginnastica adattata, il gruppo di automutuo aiuto, gli sportelli e naturalmente l’assistenza domiciliare. Alcuni di questi servizi siamo stati costretti ad interromperli a causa del Covid, ma nonostante questo non ci siamo fermati, continuando a stare vicino ai nostri associati. Con la collaborazione della protezione civile e della croce rossa siamo riusciti a portare la spesa o i medicinali a casa. L’assistenza non si è mai fermata. Anche le nostre psicologhe, seppur telefonicamente, hanno continuato a seguire tutti».

L’attività dell’Aism, dunque, continua anche durante la pandemia, nonostante le tante difficoltà.

«Noi viviamo delle manifestazioni nazionali la mela di Aism e la Gardenzia – racconta Vespa – se ci vanno male, com’è successo questo anno con la Gardenzia, perdiamo delle entrate che poi non ci consentono di trovare servizi sul territorio. Fortunamente siamo sostenuti molto dalla fondazione Simona Orlini, che non si limita ad aiutare l’associazione ma supporta anche i privati che hanno necessità. Non dimentichiamo, poi, il Bim Tronto che ha finanziato il supporto psicologico».

Il direttivo dell’associazione è composto da nove persone: il presidente Marco Ciucci, il vicepresidente Vespa, il segretario Andrea D’Antonio e sei consiglieri.

«La nostra associazione – ricorda ancira Vespa – vive grazie all’aiuto delle persone che ne fanno parte e donano il loro tempo: è grazie al loro impegno che vengono portate avanti attività di tipo amministrativo, di assistenza alle persone, sensibilizzazione e raccolta fondi. La nostra sezione, da sempre, vive grazie all’aiuto dei volontari e di coloro che liberamente ci sostengono. Chiunque volesse iscriversi può fare riferimento alla nostra sede di via Galiè presso la fondazione “Simona Orlini”».

Per sostenere l’associazione è possibile partecipare attivamente alle attività diventando volontario, associandosi, sostenendo la ricerca attraverso donazioni o, per i più giovani (di età compresa tra 18 e 28 anni) svolgendo presso Aism l’esperienza del servizio civile.

Chiunque volesse dare un sostegno economico all’Aism di Ascoli può effettuare un versamento sul conto corrente postale n. 10810638 intestato ad “Aism, via Galiè 1, Ascoli Piceno”. Si può anche scegliere di destinare il 5 per mille alla Fism, firmando nel riquadro “Finanziamento agli enti della ricerca scientifica e dell’ università” nello spazio dedicato e inserendo il codice fiscale 95051730109.

 


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