Fioravanti, sconfitta che brucia
«Ho perso per colpa del Pd»

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Fioravanti con il nonno Arturo

di Pietro Frenquellucci                     

 Alla fine dello spoglio dei voti, poco meno di settemila preferenze separano Marco Fioravanti, candidato di Fratelli d’Italia, dalla realizzazione del sogno di conquistare un seggio alla Camera dei deputati. L’esponente ascolano del partito di Giorgia Meloni si è visto sbarrare la strada per Roma da Roberto Cataldi (54.008 preferenze pari al 37,54% dei votanti) candidato del Movimento 5 Stelle.

«E’ stata una straordinaria esperienza politica e personale – è il commento di Fioravanti -. Sono orgoglioso di aver rappresentato, a soli 34 anni, il centrodestra e ringrazio tutti i cittadini che abbiamo incontrato e che ci hanno dato fiducia. Grazie a Giorgia Meloni che ha creduto in me». Fioravanti sottolinea quello che definisce “un formidabile lavoro di squadra” che ha consentito di “traghettare la coalizione, nel Comune di Ascoli Piceno, dal 24,3% nel 2013 al 34,71% nel 2018 con un incremento di ben dieci punti percentuali”. Poi una riflessione: «Dati alla mano, possiamo dire che con 47.472 voti ottenuti, abbiamo superato di gran lunga l’obiettivo che ci eravamo fissati». A determinare l’orientamento di un gran numero di elettori nell’ambito del centrodestra, secondo Fioravanti, è stato determinante il messaggio politico di Salvini incentrato sulle critiche alla legge Fornero, sulle soluzioni indicate per il problema dei migranti e le proposte sulla sicurezza.

Sull’esito del voto il consigliere regionale di Forza Italia Piero Celani si è apertamente dichiarato insoddisfatto dei risultati chiedendo un rapido chiarimento. «Non mi sembra il caso di fare polemiche – sottolinea Fioravanti –. Bisogna sempre andare avanti, senza rancore. Per me hanno lavorato gratis 60 volontari che non ringrazierò mai abbastanza. L’importante è il bene del territorio. Io ho detto a chi ha conquistato un seggio in Parlamento che i miei progetti per il Piceno, fortemente incentrati sui nodi del lavoro, sono a loro disposizione. Se vincevo mi prendevo il merito – conclude Fioravanti – ho perso e non scaricherò di certo la responsabilità sugli altri».

Fioravanti e la Meloni

Fioravanti dà pure una spiegazione della portata del risultato raggiunto: «Non potevano immaginare un crollo devastante del Pd che ha consentito al Movimento 5 Stelle di conseguire la vittoria». E dopo aver fatto gli auguri di buon lavoro a Roma alla collega di giunta, ma in lista con la Lega, Giorgia Latini, aggiunge: «Per quanto mi riguarda continuerò a lavorare per la mia città e per il mio territorio. Dalla prossima settimana tornerò in ognuno dei Comuni in cui sono stato per confrontarmi con le straordinarie persone che ho conosciuto e che chiedono una presenza costante di rappresentanza politica che ascolti e cerchi di offrire risposte alle tante problematiche umane e territoriali». Quindi un impegno sul metodo di lavoro: «Il mio numero di telefono rimane lo stesso e risponderò come sempre a chiunque mi cercherà perché il nostro progetto non è finalizzato solo alla mia elezione da deputato, bensì intende rimettere insieme i tanti amministratori e persone perbene che sono innamorate del Piceno».
Dimostrando un aplomb anglosassone Fioravanti esprime “un cordiale in bocca al lupo a Roberto Cataldi e Rachele Silvestri per la loro prossima esperienza parlamentare” e, chiudendo con il suo slogan elettorale, aggiunge: «Sperando di poter collaborare con loro al servizio del nostro amato territorio per ‘rinascere insieme’».


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