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Ascoli, Comune a caccia
di finanziamenti “smart”
per frazioni e centro storico

ARENGO - Riqualificazione delle aree periferiche e valorizzazione delle principali infrastrutture cittadine - non solo in chiave turistica - sono gli obiettivi che la giunta Fioravanti intende perseguire grazie ai finanziamenti previsti dal Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. In ballo per la città ci sono 15 milioni di euro da reinvestire in ristrutturazioni e progetti di sviluppo urbano
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di Federico Ameli

Una città a misura d’uomo, vivibile e con un occhio rivolto a un futuro più green possibile. Quella che porta alla cosiddetta “smart city” è una strada che da qualche anno a questa parte il Comune di Ascoli ha voluto intraprendere per adeguarsi alle ultime tendenze in fatto di sviluppo urbano e rendersi più appetibile sia agli occhi del cittadino che a quelli del turista. Il percorso è ancora lungo, ma le buone intenzioni di portarlo a termine ci sono tutte, quantomeno sulla carta.

fioravanti

Marco Fioravanti

A questo proposito, il tema “smart” ha caratterizzato anche le ultime due sedute della giunta comunale, durante le quali, tra le altre cose, si è discusso della riorganizzazione in chiave futura del centro storico e delle aree periferiche.

In particolare, per queste ultime si profila all’orizzonte un progetto che, sulla scia del “Bando Periferie” di qualche anno fa, punta a consolidare i punti di forza di tutte quelle realtà che gravitano in prossimità dei principali elementi ambientali presenti sul territorio – monte Ascensione e Parco dei Calanchi, Colle San Marco e i parchi fluviali del Tronto e del Castellano – rendendole al tempo stesso più accessibili e sicure e rigenerandone il tessuto socioeconomico.

«Il progetto che abbiamo presentato la scorsa settimana in giunta – spiega il sindaco Marco Fioravantiè finalizzato alla riqualificazione delle frazioni, nelle quali è nostra intenzione continuare a lavorare per aumentare la qualità della vita».

Riabitare i parchi” – questo il nome della proposta che l’Arengo intende formalizzare nelle prossime settimane – diventerebbe realtà qualora il Comune di Ascoli riuscisse ad aggiudicarsi uno degli importanti finanziamenti previsti nell’ambito del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, che potrebbe portare in città fino a 15 milioni di euro da stanziare complessivamente su un massimo di tre diverse proposte avanzate da un unico ente.

In questo senso, negli ultimi giorni l’Amministrazione sta lavorando contestualmente alla stesura di un secondo progetto rivolto al medesimo fondo, istituito a fine 2020 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. A beneficiarne, questa volta, sarebbero però vie e piazze del centro.

«È nostra intenzione – prosegue Fioravanti – valorizzare il nostro centro storico attraverso delle ristrutturazioni, elevando la qualità della vita e abbattendo contestualmente i prezzi e il disagio abitativo. Vogliamo rendere la città più accessibile, sia in senso materiale – attraverso la riqualificazione di alcune strutture – che in senso immateriale, aumentando l’attrattività del territorio e incentivando l’afflusso di visitatori».

Con 853 milioni messi sul tavolo per le quattordici annualità previste, bisognerà mettere a punto proposte convincenti e concrete per assicurarsi il finanziamento. Proprio per questo motivo, l’Arengo ha intenzione di chiamare in causa proprietari e portatori di interesse qualificati, come organizzazioni qualificate e associazioni del Terzo Settore, coinvolgendo attivamente i soggetti in questione allo scopo di individuare comuni obiettivi di sviluppo e, più concretamente, spazi e immobili che ben si sposino con le finalità del Programma: riorganizzazione e incremento del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, rifunzionalizzazione di aree, spazi e immobili pubblici e privati, miglioramento dell’accessibilità, della sicurezza dei luoghi urbani e della dotazione di servizi, rigenerazione di aree e spazi ad alta tensione abitativa attraverso operazioni di densificazione e valutazione di modelli partecipativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano.

Una volta raccolte le proposte, entro metà aprile il Comune presenterà ufficialmente la sua candidatura corredata da un progetto complessivo preliminare in cui verranno indicati strategia e interventi da attuare per raggiungere gli obiettivi prefissati. Toccherà poi all’Alta Commissione – l’organo previsto dalla legge di bilancio per la selezione dei finanziamenti da erogare – provvedere a una prima scrematura degli enti in corsa prima della presentazione dei progetti definitivi.

Non resta dunque che incrociare le dita: se finanziamento sarà, allora Ascoli potrà davvero ambire ad essere smart, una volta per tutte.

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