Gli assessori regionali Guido Castelli e Stefano Aguzzi
E’ operativa da oggi, 6 maggio, la proroga dell’indennità di mobilità 2020, per un massimo di 12 mesi, per i lavoratori licenziati da unità produttive all’interno dell’Area di crisi industriale complessa Val Vibrata e Valle del Tronto Piceno.
E’ quanto prevede l’intesa istituzionale territoriale firmata nella sede della Regione Marche dagli assessori al Lavoro Stefano Aguzzi e al Bilancio e alle Aree di Crisi complessa Guido Castelli con Inps Regionale, Confindustria Marche, Confartigianato Marche, Cna Marche, Claai Marche, Confcommercio Marche, Abi Marche, Confesercenti Marche, Confcooperative, Agci Marche, Confprofessioni, Cgil Marche, Cisl Marche, Uil Marche, Ugl, Confapi Marche, Lega Coop Marche.
La misura si riferisce ai lavoratori che, alla data dell’1 gennaio 2020, erano beneficiari di mobilità ordinaria o in deroga scadute nell’anno 2020. Le risorse complessive a disposizione ammontano a 5.330.926,6 euro.
L’erogazione del beneficio è subordinato alla partecipazione, da parte del lavoratore, al programma di Politiche Attive predisposto dalla Regione Marche.
«Fin dall’insediamento a ottobre 2020 abbiamo dovuto affrontare – ha commentato Castelli – un caso spinosissimo.
Nel febbraio 2020 infatti, il Ministero e la Regione si erano scordati di finanziare la mobilità in deroga per 275 lavoratori ascolani lasciandoli insieme alle loro famiglie in una condizione drammatica. Siamo riusciti a recuperare questa situazione grazie anche all’intenso lavoro di alcuni parlamentari, l’onorevole Enrica Segneri e il sottosegretario Rossella Accoto.
La zona industriale di Ascoli
L’incubo di tante famiglie è finito a dimostrazione di come, applicandosi ai problemi, è possibile anche risolvere quello che sembrava impossibile. Ai 5 milioni recuperati si affiancano inoltre le risorse già assegnate alle Marche per il 2021 e pari a 16,7 milioni di euro. Grazie a queste notizie ora, con un po’ meno apprensione, potremo dedicarci al vero grande tema che è il rilancio industriale complessivo di tutta la regione, non solo delle aree di crisi complessa, dopo la crisi sanitaria».
«Questa intesa era un anello mancante su cui abbiamo lavorato in squadra – ha aggiunto Aguzzi – e ringrazio tutti per la collaborazione a partire dai servizi. Siamo soddisfatti di aver trovato il modo per poter accompagnare e sostenere queste famiglie in difficoltà in un’area che ha anche subito il sisma, ma non abbassiamo la guardia. Provvedimenti come quello di oggi, dovranno essere studiati e declinati anche per altre realtà perché siamo ben consapevoli, che all’emergenza sanitaria sta seguendo una emergenza altrettanto grave che è quella del lavoro».
LE MODALITA’ OPERATIVE – L’intesa sarà operativa già da oggi, 6 maggio. Le domande di mobilità in deroga dovranno essere presentate dai lavoratori interessati, telematicamente, alle sedi Inps territorialmente competenti in base alla residenza dei lavoratori entro il 4 giugno.
Contestualmente il lavoratore interessato, entro il 4 giugno presenterà, esclusivamente via pec, ulteriore domanda al Centro per l’Impiego competente nel cui territorio dove era o è ubicata l’azienda che ha proceduto al licenziamento secondo il modello previsto, allegando copia del documento di identità in corso di validità e la copia della domanda di mobilità in deroga presentata ad Inps unitamente alla ricevuta di presentazione, che riporta il numero di protocollo attribuito automaticamente dal sistema Inps.
Gli indirizzi pec dei Centri per l’Impiego di riferimento sono: regione.marche.centroimpiegoascolipiceno@emarche.it (Centro per l’Impiego di Ascoli Piceno) regione.marche.centroimpiegosanbenedetto@emarche.it (Centro per l’ Impiego di San Benedetto del Tronto).
Le parti sociali firmatarie dell’intesa, attraverso le loro strutture territoriali, assicureranno assistenza e consulenza ai lavoratori in sede di presentazione delle domande.
In base all’intesa il Centro per l’Impiego di Ascoli e quello di San Benedetto saranno i soggetti pubblici responsabili della realizzazione delle politiche attive per i lavoratori potenzialmente beneficiari della proroga dell’indennità di mobilità.
I Centri per l’Impiego riceveranno dalla Regione Marche due elenchi distinti di lavoratori, suddivisi per territorio di competenza, ai quali dovranno essere erogate le Politiche Attive.
LE POLITICHE ATTIVE – Le misure di politica attive sono la convocazione dei lavoratori interessati presso il Cpi competente per territorio, la stipula del Patto di Servizio Personalizzato con ogni lavoratore, l’erogazione del servizio specifico di Orientamento, il coinvolgimento dei lavoratori in laboratori tematici, organizzati dal Centro per l’Impiego, al fine di rafforzare le competenze di ognuno nella ricerca attiva di un lavoro (possibilità su richiesta di costruire il proprio curriculum vitae) e la comunicazione al lavoratore delle opportunità offerte dai bandi regionali in essere che prevedono percorsi formativi e misure di politica attiva del lavoro (tirocini, borse, autoimprenditorialità) a valere sui fondi regionali ed europei.
La Regione Marche procederà alla comunicazione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, solo dopo che il Centro per l’Impiego competente avrà comunicato la sottoscrizione del Patto di Servizio Personalizzato da parte del lavoratore interessato.
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