Da cameriere a imprenditore
girando per Sud America ed Europa
«A Valencia ho coronato il mio sogno»

LA STORIA di Antony Del Conte, 32enne settempedano: dopo le esperienze stagionali nel settore del turismo, ha conosciuto la moglie Lara e si è trasferito in Argentina. Poi in Spagna: «Ho aperto la mia agenzia immobiliare, la Belinking. Vivere qui è molto bello, ho trovato una maggiore apertura mentale e mix di culture»
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Antony Del Conte e la moglie Lara a Mendoza in Argentina

di Monia Orazi

Da San Severino, passando per il Trentino, Buenos Aires e Valencia, inseguendo i desideri del cuore ed i propri sogni: è già un piccolo ed intenso romanzo la vita di Antony Del Conte, che già da ragazzino non stava troppo fermo.

A 32 anni, dopo gli ultimi sette vissuti all’estero, ha appena realizzato il sogno di diventare imprenditore, aprendo una sua agenzia immobiliare nella terza città più grande della Spagna. «Dopo aver frequentato lo scientifico non ho voluto proseguire l’università – racconta il giovane – ho lavorato per cinque anni in Trentino, al soggiorno don Orione di Soraga, come cameriere prima e successivamente come responsabile dell’albergo, gestendolo insieme ai titolari. Quando la stagione finiva tornavo a San Severino, ho lavorato con Alberto Rastelletti e la moglie da Ninetta, mi hanno fatto appassionare al mondo del turismo. Un’estate ho conosciuto Lara, una ragazza argentina venuta a San Severino per studiare italiano con Edulingua, abbiamo iniziato ad uscire un po’, ci siamo innamorati e l’ho seguita, andando a vivere in Argentina per tre anni».

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Antony Del Conte e la moglie Lara a Cordoba

Anche in Argentina il giovane settempedano si fa valere, diventa direttore di un albergo a quattro stelle a Cordoba: «La vita in Argentina non è facile per un europeo, in quanto ci sono dei problemi difficili da risolvere, come la fortissima inflazione al 40, 45 per cento, scarsa sicurezza. Non è stato facile adattarsi, così con mia moglie Lara abbiamo deciso di venire in Europa, in Spagna. Siamo a Valencia da quattro anni e ci troviamo benissimo, abbiamo avuto un bambino, Tobias che adesso ha 11 mesi. Ho lavorato per un anno e mezzo come direttore di un grande marchio di alberghi a Valencia, molto rinomato, poi ho deciso di cambiare settore per tentare qualcosa di diverso e per avere più tempo per stare con la mia famiglia. Ho lavorato per due anni in un’agenzia immobiliare e mi sono subito trovato bene in questo settore, mi ha permesso di avere più tempo da trascorrere in famiglia, una migliore qualità di vita».

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Antony Del Conte alle cascate dell’Iguazù

Vista l’esperienza accumulata ed i tanti contatti sviluppati Antony Del Conte ha deciso di mettersi in proprio, aprendo la Belinking real estate: «Ho voluto realizzare il sogno di aprire la mia agenzia immobiliare, mi sono messo in società con un’amica argentina, si chiama Belinking perché unisce, mette insieme i desideri di due parti contrapposte, chi cerca e chi vuole vendere la casa, si rivolgono a noi sia spagnoli che pubblico internazionale. Voglio lavorare con il mio stile, senza dipendere da nessuno, mi sento più libero ed indipendente a gestire una cosa mia. Adesso il virus è in regresso, indossiamo solo la mascherina, ma di fatto abbiano una vita del tutto normale. Da due settimane è stato tolto anche il coprifuoco, sono aperti i locali notturni».

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Antony Del Conte a Valencia

 La differenza tra l’Italia e l’estero sta tutta nella mentalità, come spiega il giovane imprenditore: «Vivere a Valencia è molto bello, la città vive di turismo, in questo settore ci sono molte opportunità di lavoro, anche se l’impegno è stagionale e gli incarichi non sono stabili. In Spagna il cuore del lavoro sta nel nord, a Bilbao soprattutto nelle grandi città di Madrid e Barcellona. In questa grande città ho trovato una maggiore apertura mentale e mix di culture, ci si sente liberi di fare ciò che si vuole, si ha maggior pace mentale, rispetto a realtà più piccole in cui l’opinione degli altri, di cui non mi è mai importato nulla, conta di più. In Spagna ed Argentina le persone sono molto più aperte, Valencia è una città accogliente, è facile socializzare e farsi degli amici, così come in Argentina».

«Noi italiani – continua – ci mettiamo più tempo ad aprirci. Qua ci sono tantissimi italiani, qui si condivide tutto, il mangiare, l’esperienza grazie alla condivisione ci si sente subito parte del gruppo. Non conoscevo Valencia, eravamo indecisi se andare a Barcellona. Un amico medico argentino che già viveva qua ci ha detto che era la città perfetta, c’è il sole 300 giorni l’anno, la qualità della vita è molto elevata e c’è una grande sicurezza, ci siamo subito innamorati della città. Appena arrivati siamo stati accolti benissimo e abbiamo fatto tantissime amicizie. Ci siamo trovati benissimo continuiamo a trovarci bene, Valencia è perfetta per tutte le età. E’ della grandezza giusta, c’è l’aeroporto, tanti musei, teatri, eventi artistici, c’è un parco di 8 km e mezzo per fare sport, il mare consente di fare gli sport acquatici. La città negli anni è migliorata sempre di più, è stupenda come qualità di vita, sta migliorando a livello internazionale. Per il momento non la cambierei con nessun’altra città al mondo per viverci».

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Antony Del Conte a Valencia


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