L’omicidio di Maria Biancucci:
le difese danno battaglia in Appello

LA DONNA era stata ritrovata senza vita nella sua casa di Montegiorgio (Fermo). Tra i condannati in primo grado c'è anche un offidano
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E’ iniziato oggi, mercoledì 7 luglio 2021, il processo di Appello per il caso dell’omicidio dell’anziana Maria Biancucci, uccisa nella sua casa di Montegiorgio (provincia di Fermo) l’11 marzo del 2018 (leggi l’articolo).

In primo grado (leggi l’articolo) erano stati condannati il fermano Davide Longo (a 30 anni), il nipote offidano Sebastiano Piras (16 anni) e l’ex compagna di Longo, la bulgara Zlatina Iordanova (4 anni).

L’avvocato Emiliano Carnevali

L’udienza si è svolta di fronte alla Corte presieduta dal giudice Giovanni Trerè (a latere Alessandra Panichi), ma per la sentenza si dovrà attendere il mese di settembre visto che alla fine è stato deciso un rinvio al 15 settembre 2021 per eventuali repliche e dichiarazioni spontanee.

Particolarmente “agguerriti” gli avvocati difensori (De Minicis,Carnevali, Gramenzi e Palmaroli) decisi a ribaltare o comunque mitigare le condanne di primo grado.

Nel caso di Iordanova, ad esempio, l’avvocato Emiliano Carnevali ha ribadito l’innocenza della sua assistita che si sarebbe trovata lì “in modo inconsapevole sapendo di dover andare a fare un trasloco”.

Nel caso di Longo è stata chiesta l’audizione di un compagno di cella che sarebbe a conoscenza di alcuni particolari relativi all’omicidio.

rp


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