Il “Pride” arriva nel Piceno
In piazza contro le discriminazioni

SAN BENEDETTO - La manifestazione debutta nella nostra provincia sabato 24 luglio alla rotonda Giorgini. L'obiettivo è quello di educare alla differenze e salvaguardare i diritti della comunità LGBTQIA+. Organizza l'associazione "Liberə Tuttə"
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di Marzia Vecchioni 

Sabato 24 luglio si terrà per la prima volta il Pride nella città di San Benedetto. L’evento è stato organizzato dall’associazione Liberə Tuttə ed è previsto in piazza Giorgini per le 16,30.

Una delle manifestazioni tenutesi ad Ancona

Nel 2019 e nel 2020 la manifestazione si è tenuta nel capoluogo Ancona, con grande partecipazione e una macchina organizzativa ben strutturata. Per il Piceno sarà dunque il debutto per questo “fatto storico”.

L’intento è quello di educare alle differenze e contrastare la discriminazione verso la comunità LGBTQIA+ (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersessuali, asessuali; la + è presente per comprendere tutte le categorie a cui le persone sentono di appartenere).

La speranza di chi organizza e partecipa è quella di riuscire a coinvolgere tante persone, per rendere la regione Marche una terra più accogliente e inclusiva.

È molto complesso riuscire a spiegare il senso profondo del Pride tramite le pagine di un quotidiano online. Si rischia che non si avverta l’importanza e, soprattutto, la necessità di un evento simile perché chi legge potrebbe limitarsi a vederlo esclusivamente come un corteo di persone “colorate”. È molto più di questo.

Il momento di nascita del Movimento di liberazione gay viene considerato simbolicamente il giorno in cui avvennero i moti di Stonewall, una serie di scontri violenti tra gruppi di omossessuali e polizia, nel distretto di Manhattan, a New York. La situazione all’epoca era già matura, le aggressioni verso i gay erano numerose e sempre più pesanti, e stava maturando l’idea da parte di questa minoranza di avere il diritto di rivendicare la propria dignità.

I Pride odierni sono tutti figli di questa immensa rivolta. Sono luoghi e spazi in cui essere fieri per ciò che si è, senza nessuna vergogna e in cui sentirsi protetti dalle discriminazioni e dalle violenze senza provare paura. Le motivazioni sono importanti, non si tratta, quindi, di un semplice corteo. L’unica cosa che si discosta dalla prima rivolta è che i pride oggi sono incontri civili e pacifici.

La decisione di scendere in piazza ha una ragione enorme dietro, quella di manifestare con coraggio per difendere e rivendicare i diritti di ciascuno. L’evento, statico, sarà organizzato nel massimo rispetto delle norme anti Covid. L’associazione “Liberə Tuttə” invita tutti ad indossare la mascherina e a rispettare il distanziamento fisico.


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