Arianna Trillini e Francesco Balloni
Elezioni a San Benedetto, ci siamo quasi. La Cna picena ha incontrato i cinque candidati a sindaco. Lo scopo è stato quello di illustrare il panorama locale dal punto di vista delle aziende (il 58% dei soci è insediato nella città rivierasca) e, di conseguenza, avanzare proposte concrete per guardare al futuro con l’ottimismo necessario alla ripartenza.
Il presidente della Cna Picena, Arianna Trillini, il direttore, Francesco Balloni e il gruppo dirigente degli imprenditori, associati alla struttura territoriale, hanno studiato un documento per i candidati sindaci al Comune di San Benedetto, che esordisce ricordando le difficoltà, affrontate dalla categoria in anni segnati da sisma e pandemia da Covid.
L’economia insediata – «Il Piceno ha subito, nel corso degli ultimi dieci anni, un progressivo rallentamento nella crescita economica e sociale, collocandosi tra la peggiori delle province delle Marche per performance economiche negative. I nuovi amministratori – si riportano stralci dell’articolato documento presentato ai 5 candidati – avranno di fronte un comparto economico in difficoltà persistente.
La domanda interna è risultata in forte calo nella prima metà del 2020. Nel primo trimestre anche le vendite all’estero hanno registrato una forte diminuzione.
La parziale ripresa dei consumi interni non mette al riparo la maggior parte delle imprese dalle crisi di bilancio anche in questo 2021. La considerazione rimanda subito alla necessità di misure di mitigazione delle tassazioni nazionali, regionali e locali. A livello comunale questo si dovrà tradurre in una più attenta lettura dei dati negativi di alcuni settori, intervenendo così in maniera puntuale sui costi di servizi e tariffe (dall’occupazione del suolo pubblico alle tariffe di raccolta rifiuti, ad esempio)».
I temi sul tavolo del sindaco – «La ripartenza non può fermarsi alla riproposizione di un modello economico che ha fallito. Occorre una “rinascita”, non una ripartenza, che deve affrontare con determinazione tutti i nodi strutturali prima richiamati per creare le condizioni di contesto per una crescita robusta che manca all’Italia da decenni».
L’opportunità del PNRR – «Con un inedito plafond di disponibilità, è tale da poter cambiare gli scenari, anche per i Comuni, dalla “Transizione Verde” alla riqualificazione di alcune Aree. Pertanto, migliorando alcuni snodi logistici di San Benedetto si deve giocare la sfida da protagonista per la città le sue imprese e i suoi cittadini».
Tra gli interventi necessari, oltre a temi di respiro nazionale, riguardo ai quali le Amministrazioni locali possono fare la loro parte, secondo la Cna che aspira ad un allentamento della pressione fiscale, alla sburocratizzazione, al rispetto della legalità, l’associazione chiede l’attivazione di un percorso progettuale e partecipativo. Un tavolo di confronto, volto alla ricerca di condizioni possibili, in una visione comune e condivisa, guidate da strategie chiare, per affrontare le criticità. Tra queste il grande tema delle infrastrutture: «La terza corsia della A14 è un bisogno accertato, come l’ammodernamento della statale Salaria, la Ferrovia dei Due Mari, la bretella di San Benedetto, la messa in sicurezza degli attraversamenti dei centri abitati della statale Adriatica, il completamento della “Mezzina».
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