La consegna della pergamena
Consegnata al ct della Nazionale Roberto Mancini la laurea ad honorem in Scienze dello Sport. A porgergli la pergamena, questo pomeriggio al teatro Sanzio, il rettore dell’Università di Urbino Giorgio Calcagnini. Il mister jesino ha indossato la toga e il tocco. Poi, emozionato, ha letto la sua tesi.
Una lectio magistralis in “Leadership, coesione, spirito di gruppo, clima relazionale: come costruire un team vincente nello sport”.
«Voglio esprimere il mio legittimo orgoglio perché con questo mio riconoscimento viene affermato il valore che lo sport riveste sul piano culturale e sociale nella vita di molte persone, e in particolare nei riguardi delle giovani generazioni» ha esordito il ct campione d’Europa.
Ha parlato poi dell’importanza del gruppo, «fondamentale in una squadra di calcio», e del ruolo dell’allenatore, visto come «un team leader». Per esserlo «deve avere capacità di visione e offrirla agli atleti».
Il mister deve essere in grado di costruire «un clima di successo e una mentalità vincente. L’allenatore deve avere la leadership che sviluppa l’autostima e fare in modo che il gruppo sia coeso».
Non sono mancati i riferimenti alla vittoria agli Europei di calcio, quando gli azzurri sono «stati svegliati alle 2 di mattina dal rumore dei petardi lanciati dagli inglesi» alla vigilia della finale.
Il pensiero è andato «al traffico bestiale per arrivare a Wembley, 45 minuti di strada, roba da matti»; alla gara contro l’Inghilterra («durissima») e al momento prima di calciare i rigori.
«Chiamo i ragazzi attorno a me per formare un cerchio, il cerchio ci protegge e ci dà coraggio. Non mi metto al centro, altrimenti alcuni non possono vedere il mio viso. Ho già pensato a come affrontare questo momento, mi fido di tutti i 26 giocatori della competizione, mi fido degli 11 che possono calciare i rigori e che possono regalarsi la vittoria. Tutti pensavano che tirassi fuori la lista con i rigoristi.
Dopo averli guardati negli occhi, convinto che avremmo vinto la finale, ho chiesto chi fosse disposto a calciare. Ho ottenuto risposte sorprendenti, molti si sono fatti avanti, anche chi non avrei pensato. I ragazzi sono stati fantastici, ne vado fiero».
Un appaluso ha interrotto la commozione di Mancio: «Scusate mi vengono ancora i brividi a pensarci» ha detto il mister prima di riprendere la tesi.
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