«La burocrazia non tagli le gambe
a idee, progetti e investimenti»

ASCOLI - Il sindaco Fioravanti ha partecipato a Roma ha partecipato all’Osservatorio nazionale Cna: «La lentocrazia taglia le gambe a idee, progetti e investimenti». Presenti anche il direttore della confederazione picena Balloni e la presidente Trillini «Fino a 8.000 euro di spesa e due anni di attesa per portare a termine una pratica ambientale o di riciclo circolare»
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Il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti: «Una grande occasione per confrontarsi in maniera critica e costruttiva sui vari aspetti legati alla burocrazia, affinché questa non rappresenti un freno a idee, progetti e investimenti ma un’opportunità per imprese, aziende, Comuni ed enti in generale».

Francesco Balloni, direttore della Cna Picena: «Dall’analisi emerge che gli adempimenti tendono ad aumentare nel tempo per livello di tecnicismo e si moltiplicano, nonostante l’esistenza dei processi di digitalizzazione.

Questo, dal punto di vista dell’impresa, si traduce in assegnazione di risorse umane ed economiche dedicate oppure, nel caso delle aziende più piccole, in alti costi di consulenza».

Reduci, entrambi ed insieme alla presidente provinciale Cna Arianna Trillini, da Roma dove hanno partecipato all’Osservatorio nazionale Cna “Comune che vai burocrazia che trovi”.

Il sindaco Fioravanti

«I sindaci – sono ancora le parole del sindaco – troppo spesso restano incatenati dalla burocrazia, con il serio rischio di non riuscire a portare avanti pratiche e progetti e questo problema è oggi più che mai attuale, alla luce del fatto che dobbiamo utilizzare bene e velocemente le risorse offerte dal Pnrr.

Da parte del Governo, è indispensabile uno sforzo per dare maggior attenzione alle Amministrazioni che si prodigano per le proprie comunità: servono politiche sartoriali che si sposino al meglio con le esigenze dei vari territori. Dobbiamo evitare che la burocrazia diventi una “lentocrazia”, tagliando le gambe a idee, progetti e investimenti.

I dati ci dicono che la complessità delle procedure amministrative sono un problema per l’84% delle imprese: la transizione ecologica e il Pnrr rischiano di rimanere imbrigliati nelle procedure, con aziende e lavoratori che restano tra l’incudine della burocrazia e il martello della crisi economica.

È quindi fondamentale una sinergia concreta tra le varie istituzioni, con un percorso condiviso e coeso che. La burocrazia non deve essere un peso, ma deve facilitare e accompagnare lo sviluppo economico del nostro Paese». 

La burocrazia frena la transizione ecologica: lo rileva la Cna che, attraverso uno studio, conferma che occorrono fino a 8.000 euro di spesa e due anni di attesa per portare a termine una pratica ambientale o di riciclo circolare.

Nel settore della moda sono necessari almeno 30 adempimenti burocratici per le autorizzazioni ad emissioni e scarichi e fino a due anni di attesa, e 2.500 euro di spesa, per avere la possibilità di riutilizzare i prodotti, principio che sta proprio alla base del concetto di economia circolare e sostenibile nel settore della moda, del tessile e della pelletteria.

«In base al concetto di sostenibilità – precisa Arianna Trilliniogni risorsa è considerata preziosa ed unica e già predisposta in natura alla sua valorizzazione, quindi la transizione ecologica è intesa anche in senso etico come riscoperta della relazione tra l’uomo e l’ambiente in cui vive. La sostenibilità si può implementare se vengono trasformati i processi produttivi ottimizzandoli in favore di una riduzione del loro impatto ambientale e limitando quanto più possibile gli sprechi».

In questo contesto, il ruolo delle piccole imprese è fondamentale sia per la diffusione capillare nel territorio italiano che per le iniziative e le scelte da intraprendere sulla green economy.

L’Osservatorio della Cna “Comune che vai burocrazia che trovi”, giunto alla terza edizione, è un progetto volto a monitorare il peso della burocrazia sulle imprese. Alla presentazioni di quest’anno a Roma, con la delegazione della Cna Picena – Trillini, Balloni e Fioravanti – sono intervenuti Sabino Cassese Giudice emerito della Corte Costituzionale, il senatore Paolo Arrigoni, il deputato Pir Luigi Bersani, il senatore Antonio Misiani, Daniele Vaccarino, presidente della Cna nazionale.


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