Luca Bellino e Silvia Luzi
Giuseppe Piccioni e Silvia Luzi, il regista affermato e la regista emergente. Entrambi con il cinema nella testa e nel cuore. Entrambi ascolani purosangue. La “strana” coppia sarà presente domenica 15 aprile, alle 18,30, nel Nuovo CineTeatro Piceno, per un incontro col pubblico prima della proiezione del film “Il cratere”, nei cinema da giovedì 12 aprile, firmato dalla stessa Luzi e da Luca Bellino (anche lui in sala).
Silvia Luzi in collegamento Skype al Piceno
Silvia Luzi, in collegamento Skype, su grande schermo naturalmente, è intervenuta in diretta preceduta dal saluto del sindaco Guido Castelli e di don Giampiero Cinelli, direttore dell’Ufficio comunicazione e cultura della Diocesi di Ascoli che gestisce il Piceno. Un evento speciale pieno di significato culturale -perché il film è certamente molto intenso, emoziona e fa riflettere- e d’affetto. «E’ vero -afferma Castelli- noi ascolani siamo un po’ provinciali e anche orgogliosi di quando uno di noi ce la fa e dà alla città risonanza e reputazione culturale. Siamo felici di ospitare Silvia Luzi e Giuseppe Piccioni in questa sala straordinaria dove, sento dire spesso in giro, si fanno cose che altrove non accadono».
La Luzi, emozionata, lei che è solitamente una “dura”, sottolinea: «Sono felice di tornare in questa sala che nell’adolescenza mi ha introdotto al cinema. E sono contenta che si siano unite le forze (Diocesi e Comune, ndr) per questa prima marchigiana de “Il cratere”. Confesso che mi sento onorata, e molto emozionata, a tornare in città da regista».
“Il cratere”, presente in concorso alla Settimana internazionale della critica alla Mostra del cinema di Venezia, ha ottenuto, unico film italiano in concorso, lo Special Jury Prize al Tokyo International Film Festival. Ha avuto critiche a dir poco entusiasmanti. E ora esce in tutta Italia. «Per fortuna -aggiunge polemizzando con il sistema distributivo che privilegia le opere di cassetta- ci sono sale come il Piceno che pensa prima di tutto alla cultura. Questo è un avamposto di resistenza. Portare il film d’autore nelle multisala dei centri commerciali è una chimera. Ma non è vero che il pubblico vuole vedere altro».
La locandina dell’evento che raffigura la protagonista Sharon Caroccia
“Il cratere” si basa sulla storia di un padre, ambulante che nelle piazze regala peluche a chi pesca un numero vincente, il quale cerca il riscatto sociale attraverso la figlia Sharon, tredici anni, che è bella e sa cantare. Qual è il messaggio del film? «Nessun messaggio. -risponde la regista ascolana- E’ il racconto di due ribellioni. Quella di un padre e di una adolescente. E’ l’archetipo del sogno dei padri riversato sui figli».
Curiosità: una scena della pellicola è stata girata a San Benedetto del Tronto. Silvia Luzi conferma ma non dice quale. Provate voi ad indovinare. C’è anche da dire che il film, produzione Tfilm con Rai Cinema, è stato realizzato con il sostegno anche di Filtex srl di Falerone.
Il film ha tanti elementi di interesse. I due protagonisti, Rosario Caroccia e Sharon Caroccia, sono padre e figlia anche nella realtà. «Ma nella realtà, naturalmente, Sharon non è quella del film. -fa notare Silvia Luzi- E’ stato bello lavorare con lei. Come lavorare con la cera».
La tecnica usata, con primi piani strettissimi, ritmo ossessivo, e un parlato in dialetto napoletano marcatissimo, conferiscono al film una forza davvero straordinaria. Luzi e Bellino, con alle spalle documentari di grande valore, hanno dimostrato in questa pellicola che, anche con pochi mezzi, quando ci sono le idee e la creatività, i risultati possono essere molto alti. Ed hanno ancora più valore.
Giuseppe Piccioni lunedì prossimo 16 aprile sarà presente, alle 21, anche al Cinecircolo “Don Mauro nel corso del tempo” per presentare il film “La sera della prima” di John Cassavetes nell’ambito del ciclo “Gli imperdibili”.
Giuseppe Piccioni
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