Castel di Lama, quattro aspiranti sindaci
Rebus centro destra

VOTO - Al momento i candidati pronti a scendere in lista sono l'ex sindaco Francesco Ruggieri, Mauro Bochicchio (5Stelle), Vincenzo Camela (Pd) e Sandra Sprecacè (Civica)
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di Claudio Felicetti

Forze politiche in fermento in vista delle elezioni comunali del prossimo 10 giugno.

Francesco Ruggieri

Quattro, per ora, i candidati accreditati alla poltrona di sindaco: l’uscente Francesco Ruggieri (Lista civica), Mauro Bochicchio (M5S), Vincenzo Camela (Pd), Sandra Sprecacè (Civica). Si stringono i tempi per decidere accordi e alleanze, ma anche per individuare i candidati migliori per le liste.
Dopo la controversa e travagliata esperienza alla guida del municipio lamense, interrotta il 21 agosto 2017 dalle dimissioni di sette consiglieri comunali, con conseguente commissariamento dell’ente, Ruggieri tenta il bis. Accanto a lui, il suo braccio destro Gianluca Re e l’assessore uscente Laura Gigli, alcuni consiglieri della vecchia squadra e qualche volto nuovo di grande peso elettorale.

Mauro Bochicchio

Sembra già definita la formazione del M5S, che arriva all’appuntamento elettorale di giugno con una dote considerevole, visto lo straordinario 42,32% ottenuto alle politiche del 4 marzo scorso. Il capolista Bochicchio punta molto sul simbolo, ma spera di incassare altri consensi grazie al notevole lavoro svolto all’opposizione. Circolano già alcuni nomi dei componenti della sua squadra, anche se per l’ufficialità occorrerà l’ok definitivo da Roma.
Più complicata la situazione nel Pd. La parola d’ordine “ricompattarsi”, dettata mesi fa dall’on. Luciano Agostini, sembra sia stata messa in pratica dal nuovo segretario locale Piero Mozzoni, che sta lavorando per recuperare consensi e unitarietà. In questo senso va vista la candidatura di Camela, da sempre uomo di partito e mediatore tra le diverse anime del partito, che può contare anche sull’esperienza di ex sindaci come Patrizia Rossini e Giancarlo Vannicola, ed ex amministratori come Alessandro Corradetti, Pio Filipponi e Adelmo Ciabattoni.

Ersilio Corradetti

Dopo la negativa esperienza nella Giunta Ruggieri, culminata con l’uscita dall’esecutivo dell’assessore di FdI Ersilio Corradetti (fino ad allora determinante per la vita della maggioranza) e con la conseguente fine anticipata della legislatura, il Centrodestra è ancora fermo al dibattito interno. Divergenze sul da farsi e vecchie ruggini personali complicano ancora di più la situazione. Dopo il vertice di qualche giorno fa tra i referenti di partito Piero Celani (FI), Massimiliano Castagna (lega) e Mauro Cori (FdI), sembra più lontana l’ipotesi della presentazione di una propria lista. Con molta probabilità, verrà esaminata la possibilità di inserire qualche proprio candidato (Francesco Tantalà Ciabattoni?) in una lista civica.
Nell’area di centrodestra si muove anche il maresciallo in pensione Emidio Angelini, che anche stavolta prova a formare una sua squadra.

Sandra Sprecacè

Sembra ormai decisa a guidare una propria lista l’ex assessore Sandra Sprecacè. Tramontata ogni ipotesi di una sua confluenza nel Pd, la Sprecacè va avanti per la sua strada con l’intento di costituire un gruppo di persone giovani e competenti che potranno contare sull’esperienza di qualche ex amministratore con un notevole seguito elettorale. Cambiamento e trasparenza saranno le parole d’ordine della lista della Sprecacè, che in questa competizione elettorale vuole dimostrare di avere anche capacità da leader, oltre quella, ben nota, di catturare consensi in tutte le fasce della popolazione.


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