Ospedale, Il Rotary dona un nuovo monitor per la rilevazione dei parametri vitali

SAN BENEDETTO - La nuova apparecchiatura farà parte della dotazione del Pronto Soccorso e Medicina d'Urgenza e consentirà il monitoraggio dei parametri vitali come Ecg, pressione sanguigna e frequenza cardiaca
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Il direttore di Area Vasta 5 Massimo Esposito e il vicepresidente del Rotary San Benedetto Gianni D’Aurizio

 

di Giuseppe Di Marco

 

Il Rotary Club di San Benedetto torna a prendersi cura dell’ospedale “Madonna del Soccorso”. L’organizzazione ha infatti donato un monitor per il sistema di monitoraggio multiparametrico al Pronto SoccorsoMedicina d’Urgenza.

 

La nuova apparecchiatura è wireless, modulare, indossabile dal paziente ed è comprensivo di software di gestione con rilevazione di numerosi parametri vitali, fra cui Ecg 5 leadSpO2, frequenza cardiaca, aritmie cardiachefrequenza respiratoriatemperatura corporeaposturapressione sanguigna non invasiva. Si tratta, come descritto dagli esperti, di un “infermiere indossato”, che quindi svolgerà parte del lavoro eseguito dal personale, mentre quest’ultimo potrà dedicarsi ad altre mansioni.

 

«E’ un intervento determinante – afferma il direttore di Area Vasta 5 Massimo Esposito – l’ospedale è più che bel lieto di ricevere una tecnologia del genere. La sanità a volte ha bisogno del sostegno delle associazioni e della società civile per migliorare l’assistenza alla cittadinanza. In questo caso, la donazione interviene in un’area di particolare criticità. Dopo quello del Torrette, siamo il secondo Pronto Soccorso per afflusso nelle Marche. Un’unità che sta soffrendo per la necessità di mantenere doppi percorsi nel sistema ospedaliero, in una situazione di carenza d’organico, per la mancanza di figure mediche reperibili»

 

«Le nostre finalità sono di offrire un servizio ai nostri concittadini – ha aggiunto Gianni D’Aurizio, vicepresidente del Rotary – vogliamo essere utili in un settore che è un punto critico del nostro ospedale, oberato dal lavoro e da problemi di personale dovuti al Covid. Speriamo di alleviare il disagio della cittadinanza e del personale che lavora qui».


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