Il maggiore Pietro Fiano (a destra) con il colonnello Giorgio Tommaseo
Nuova ambìta promozione al Comando provinciale dei Carabinieri di Ascoli dove sulla divisa di Pietro Fiano non ci saranno più i gradi di capitano ma quelli di maggiore. Fiano, comandante del Nucleo investigativo, è laureato in Scienze dell’Amministrazione, Giurisprudenza e con un Master di primo livello in “Security ed Intelligence”. E’ sposato e ha una figlia.
E’ giunto ad Ascoli nel 2020 e per lui fu un battesimo di fuoco: l’omicidio di Franco Lettieri, ex collaboratore di giustizia, che si è conclusa con gli arresti di un minorenne e dello zio, poi condannati a 11 e 14 anni di carcere. Un’altra importante attività, la cui eco ha abbondantemente superato i confini provinciali e regionali, sono state le operazioni “Green Pack” e “Green Pack 2”: false vaccinazioni, finti tapponi, due medici (uno di Ascoli e uno di Grottammare) in manette e decine di persone indagate.
Fiano proveniva dal ruolo degli ispettori con una lunga carriera in Calabria e anche due missioni all’estero. Ha poi comandato la Tenenza di Melito (Napoli), il Nucleo operativo e radiomobile di Teramo, la Compagnia di Avezzano.
L’ufficializzazione del passaggio di grado si è svolta con una breve cerimonia nella caserma “Piermanni” di Ascoli dove il comandante provinciale colonnello Giorgio Tommaseo gli ha consegnato i nuovi gradi di maggiore.
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