
Adriano Maroni, Miletto (Unesco Wwap), il vice direttore generale Onu, il direttore Museo delle Acque di Venezia, il vice ministro all’Ambiente cinese
Si è tenuta a New York, nel quartier generale dell’Onu, la seconda Conferenza Mondiale sull’Acqua, organizzata dalle Nazioni Unite. È stata l’occasione per la presentazione dell’edizione ufficiale in italiano del “Rapporto mondiale WWAP” sullo sviluppo delle risorse idriche 2023, curata da Fondazione Uni Verde e IISPA, l’Istituto Italiano Studi Politiche Ambientali.
Queste le allarmanti motivazioni che stanno preoccupando tutto il Mondo: il 26% della popolazione mondiale non ha accesso a una fornitura di acqua potabile e il 46% non ha impianti igienico sanitari gestiti in sicurezza. La scarsità idrica sta diventando un fattore endemico e l’inquinamento delle acque dolci sta accelerando. Secondo le stime più recenti (2020) gli aiuti pubblici allo sviluppo, erogati a favore dell’acqua, hanno raggiunto l’importo di 8,7 miliardi di dollari, in forte crescita rispetto ai 2,7 miliardi del 2002. Nel Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche sono stati messi a fuoco alcuni punti. Tra i più importanti il Focus su Partenariati e cooperazione per l’acqua.

Adriano Maroni e Alfonso Pecoraro Scanio
Con il supporto di Unesco Wwap (World WaterAssessment Programme), un sostegno importante è stato fornito da Gmt, Epm, Avr (Affiliata Anima) e anche dalla “Menowatt Ge” di Grottammare, rappresentata dal sambenedettese Adriano Maroni.
Una sintesi del suo intervento è stato inserito nelle best practice (chi ha avuto esperienze che hanno permesso di ottenere risultati eccellenti in un determinato ambito). Il suo commento: «Riteniamo sempre più importante il passaggio al metering, allo scopo di controllare in maniera efficace la gestione della risorsa idrica. Indubbiamente il partenariato a tutti i livelli sembra essere l’inizio di una nuova stagione, quella della cooperazione tecnologica. Noi della “Menowatt Ge” siamo pronti a investire in questo processo ormai fondamentale per garantire il bene più prezioso che abbiamo, l’acqua».
Tra gli altri italiani intervenuti: Alfonso Pecoraro Scanio (presidente Univerde), Michela Minetto (direttore Unesco Wwap) e Lucio Ubertini (titolare cattedra Unesco).
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