Gas staccato ad un uomo che risiede da solo in una Sae nell’entroterra maceratese. L’uomo, delibera dell’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) alla mano, si è rifiutato di pagare le voci dei costi fissi e dell’allaccio, che per legge spettano in automatico a chi vive nelle soluzioni abitative di emergenza e per tre anni sono azzerati nelle bollette. Ha chiamato il call center della ditta con cui ha stipulato il contratto del gas, che ha riconosciuto quanto previsto nelle norme, spiegando però che per loro l’uomo era un nuovo utente. Lui non si è perso d’animo, ha inviato la documentazione richiesta, ma inesorabile è arrivato il distacco del gas. Per due fatture il debito ammonta a circa 460 euro, mentre secondo il suo conto avrebbe dovuto pagare circa 230 euro, che successivamente sono stati regolarmente saldai. «Non voglio nessun tipo di favore, voglio che mi siano riconosciute le agevolazioni previste dall’autorità per l’energia», spiega il terremotato che chiede di restare anonimo. Il suo caso è stato segnalato all’associazione Federconsumatori. «In alcuni casi abbiamo riscontrato diverse anomalie nelle bollette – spiega Cristiana Tullio presidente di Federconsumatori Macerata – sia per l’energia che per la telefonia. Spesso chi ha avuto la casa inagibile continua a vedersi arrivare fatture, nonostante abbia inviato i documenti, inoltre a volte non sono applicate le agevolazioni previste. Esamineremo questo caso specifico, attivandoci per far ripristinare il servizio e capire cosa non abbia funzionato».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati