Atene, anno 392 Avanti Cristo. Le donne, stanche e avvilite da una democrazia corrotta dove ognuno pensa solo al proprio tornaconto, decidono in gran segreto di travestirsi da uomini e di infiltrarsi in massa nell’assemblea cittadina al posto dei mariti, per far approvare un decreto rivoluzionario che attribuisca loro tutti i poteri politici. E’ l’incipit di “Donne al Parlamento“, lettura scenica degli allievi del laboratorio teatrale diretto da Stefano Artissunch che venerdì 6 luglio al Teatro Romano (ore 21,30) inaugura la parte ascolana dei Teatri Antichi Uniti, rassegna regionale di teatro classico studiata da Mibact, Regione Marche, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, Amat e Comune.
Stefano Artissunch
Una commedia divertente e straordinariamente attuale nata dalla penna di Aristofane, dunque, al centro del lavoro del regista/attore sardo ma ascolano d’adozione, in cui il gentil sesso destituisce gli uomini da ogni carica, prendendo le redini del governo. Il gruppo di allievi guidati da Artissunch, incuriosito dalla carica eversiva nonché satirica ed ironica dell’autore, restituirà le suggestioni tipiche della commedia classica, giocando con immagini e simboli frutto del lavoro di improvvisazione guidata su musica e suoni: Flavia Albertini, Iole Albertini, Danilo Amici, Lorenzo Artissunch, Loredana Campanella, Maria Federica Ciabattoni, Maria Antonietta Crocetti, Claudia Curzi, Gilda Luzzi, Paola Masciovecchio, Eliana Simonetti, Alessandra Ventura, Silvana Verrocchio, Costantino Tondi, Francesco Zocchi, Enrico Zunica.
Per informazioni e biglietti (cortesia 3 euro): tel. 0736 298770. La sera dello spettacolo dalle 20,30 presso la biglietteria del Teatro Romano.
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