Anche i cinesi pazzi
per le olive fritte all’ascolana

ASCOLI - Una delegazione proveniente dalla città di Liupanshui e dalla Provincia di Guinzhou, è arrivata in città accompagnata da Daniela Giuliani del Miur. Grande interesse per la lavorazione della carne
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Sono giunti ad Ascoli dalla Cina per conoscere ed approfondire i processi di lavorazione della carne e dei suoi derivati. Lunedì mattina infatti, una delegazione cinese proveniente dalla città di Liupanshui e dalla Provincia di Guinzhou, è arrivata ad Ascoli accompagnati da Daniela Giuliani del Miur in rappresentanza anche del professor Giuseppe Marucci, grande esperto nei rapporti Italia-Cina. Il sindaco Guido Castelli ha ricevuto gli ospiti asiatici a Palazzo Arengo, sempre nell’ottica di una collaborazione e di uno scambio futuro. A seguire, i componenti della delegazione (a capo della quale c’era il vice sindaco Mr. Wang Chenggang)  hanno visitato il laboratorio Eccellenze Ascolane, sito in via dei Cappuccini, dove hanno scoperto alcune caratteristiche dell’oliva all’ascolana. «E’ davvero importante per tutta la nostra comunità intraprendere scambi di carattere economico con la realtà cinese, sempre attiva e intraprendente – afferma il primo cittadino Guido Castelli -. La visita di oggi è particolarmente gradita perché ad Ascoli abbiamo un’esclusiva che ci viene riconosciuta in tutto il mondo: l’oliva ascolana. E la delegazione proveniente da Liupanshui segue con interesse proprio la lavorazione della carne e dei suoi derivati. Inoltre siamo geograficamente vicini a cittadine come Macerata e Norcia, che spiccano per la produzione dei salumi. Quindi Ascoli e la Cina da oggi sono più unite, grazie anche all’oliva». Dopo Ascoli, la delegazione cinese si è recato presso il salumificio Ciriaci di Ortezzano, per approfondire il discorso inerente i salumi.


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