La consegna della coppa che spalanca le porte della Serie C alla Samb
di Pier Paolo Flammini
Non per la classifica, e neppure per la gloria, ma per la mera voglia di stare insieme e sventolare i vessilli rossoblù: Samb-Civitanovese, ultimo atto del campionato, ha poco significato per gli uomini Palladini mentre per la tifoseria avversaria, storica gemellata della Samb, evitare la sconfitta è questione vitale, sperando anche nei risultati dagli altri campi per raggiungere, almeno, gli spareggi play-out.
Ragazzi di Palladini piacevolmente tramortiti da una “Festa mobile“, per citare uno dei capolavori di Hemingway trasporto a tutt’altro contesto: venerdì 2 maggio è stato raggiunto l’apice della felicità colorata di rossoblù, con premiazioni e applausi iniziati in Comune e poi approdati al porto con tutto a largo di capitan Eusepi e infine l’abbraccio collettivo (con quanti tifosi? Ottomila, diecimila? E chi lo sa) in Piazza San Giovanni Battista.
Facile pensare che la mente dei rossoblù non possa essere sul pezzo come al solito e come dovrebbe essere quella degli avversari, anche se il pensiero va già al triangolare per la poule scudetto con Livorno e Forlì (ad inizio settimana si sapranno le date e le modalità delle sfide). Fatto sta che la partita di domenica prossima rappresenta per la tifoseria di casa l’ultimo vertice della “Festa mobile”, quasi a chiudere il conto con la Serie D giunta per i triplici errori di gestione di Fedeli-Serafino-Renzi, ognuno con una propria scala di responsabilità ma con la certezza che la Serie D, per l’ennesima volta, è arrivata per motivazioni societarie. Così, come contro il Chieti, Samb-Civitanovese farà registrare il sold out in tutti i settori dedicati ai tifosi di casa, mentre gli ospiti potrebbero superare le 500 unità: si oscillerà dunque attorno alle 10 mila presenze.
Ora si volterà pagina: il presidente Massi sta tessendo la sua tela di relazioni limando gli strappi iniziali ma con la diplomazia figlia dell’esperienza, ad inizio settimana sarà ufficializzata la partnership con un marchio internazionale come Ceres, e poi chissà. Ma ci sarà tempo per parlarne.
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