di Marco Braccetti
Poteva essere un’oasi di refrigerio in questi giorni assolati. Mentre, invece, resta uno spazio inaccessibile e degradato. Luigi Olivieri, presidente del Comitato di quartiere Marina Centro, esprime preoccupazione per la situazione del parchetto di via Manzoni, area verde ai confini con San Filippo Neri: chiusa da oltre 6 mesi. «Abbiamo anche trovato uno sponsor privato disposto a finanziare l’acquisto di nuovi giochi per bambini, ma nonostante questa disponibilità, la situazione non si sblocca e con la crisi in Comune, temo che le cose si allungheranno ulteriormente», afferma Olivieri.
Il presidente del Comitato di quartiere dice di aver affrontato la questione con (l’ormai ex vicesindaco) Antonio Capriotti. Ciò poco prima che il sindaco Spazzafumo esautorasse il suo più stretto delegato da tutte le cariche, compresa quella di assessore a Parchi e Giardini.
Nel confronto tra Olivieri e Capriotti, si era parlato della la sponsorizzazione e dell’abbattimento del muretto che separa il giardino da quello attiguo, parte dell’ex Consultorio familiare. «L’idea è di creare un unico spazio verde con ingressi controllati e chiusura serale», spiega ancora il leader di Marina Centro.
Tuttavia, la recente decisione del sindaco ha ulteriormente complicato le cose. Ma lo stallo di via Manzoni non è stato l’unico tema che Olivieri aveva affrontato con Capriotti. Infatti, è stato toccato anche il caso dell’area verde di via Mentana. Lì, oltre a un nodo legato ad un’occupazione del suolo pubblico, secondo Olivieri ci sono da risolvere anche problemi d’igiene: «A suo tempo, vennero messe delle barriere per impedire il viavai dei mezzi a motore, ma queste non consentono neanche il passaggio delle spazzatrici meccanizzate. Il risultato è davanti agli occhi di tutti: l’area verde è sporca. Occorre trovare una soluzione per ridare smalto a questo spazio vitale per il nostro quartiere».
Tornando su via Manzoni, lo stallo del parchetto sta assumendo le proporzioni di una telenovela turca. Come si è arrivati a questo punto? Verso la fine di dicembre 2024, i vigili del fuoco riscontrarono (causa maltempo) un rischio-caduta per uno dei pini presenti nel parchetto. Intervennero i tecnici municipali, con provvedimenti d’urgenza: vietata la sosta delle auto dinanzi al giardino, con delle transenne che impedivano anche il passaggio pedonale sul marciapiede.
Nel giorni successivi, dopo delle potature, i divieti di transito e sosta vennero rimossi, mentre è rimasta la catena al cancello d’ingresso. Un limite che va avanti tutt’ora. Perché? Lo spiegò a maggio l’allora vicesindaco Capriotti: troppi padroni-sporcaccioni utilizzavano impropriamente l’area, come fosse un Parco Bau dove portare i propri amici a 4 zampe; mentre, invece, quella sarebbe un’area dedicata ai bimbi e l’accesso agli animali sarebbe vietata. Certo, una scelta così draconiana è simile al proverbiale bambino buttato con l’acqua sporca. Ma tant’è. Nei mesi scorsi, della questione si era interessato anche il consigliere d’opposizione Stefano Muzi, che aveva chiesto conto al Comune della prolungata chiusura.
«Pericolo, pino a rischio caduta»: in via Manzoni chiude il giardinetto, problemi per auto e pedoni
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