Più sicurezza negli ospedali: scatta il piano contro le aggressioni al personale

SICUREZZA - In caso di pericolo, gli operatori sanitari degli ospedali di Ascoli e San Benedetto potranno inviare un segnale immediato alla Centrale Operativa della Questura o del Commissariato, attivando un collegamento audio e visivo per consentire una risposta tempestiva delle forze dell’ordine
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Più sicurezza negli ospedali: scatta il piano contro le aggressioni ai medici

 

È stato firmato un importante protocollo d’intesa per la sicurezza degli operatori sanitari e socio-sanitari dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli e del “Madonna del Soccorso” di San Benedetto. L’accordo è stato sottoscritto dalla Prefettura, dalla Questura e dall’Azienda Sanitaria Territoriale, per contrastare con azioni concrete la crescente ondata di violenze – fisiche e verbali – ai danni del personale sanitario.

La firma del protocollo

 

Il protocollo introduce un sistema di allerta rapida collegato a pulsanti di emergenza installati nei reparti più a rischio. In caso di pericolo, gli operatori sanitari potranno inviare un segnale immediato alla Centrale Operativa della Questura o del Commissariato di San Benedetto, attivando un collegamento audio e visivo per consentire una risposta tempestiva delle forze dell’ordine.

 

L’iniziativa punta a rafforzare la sinergia tra strutture sanitarie e forze dell’ordine, migliorando la prevenzione e riducendo i tempi di intervento in situazioni critiche. Il prefetto Sante Copponi ha sottolineato la necessità di «rafforzare i presidi di sicurezza per permettere agli ospedali di rispondere meglio alle esigenze dei cittadini», mentre il direttore generale dell’Ast, Antonello Maraldo, ha evidenziato che «la sicurezza degli operatori è ormai parte integrante delle priorità di ogni azienda sanitaria».

 

Il protocollo rappresenta un passo avanti concreto per la tutela del personale sanitario, sempre più spesso esposto ad aggressioni durante il proprio lavoro, e ribadisce l’impegno delle istituzioni nella difesa del diritto alla salute e della dignità di chi lo garantisce ogni giorno.

 


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