Il Festival dell’Appennino fa tappa ad Amandola con Moni Ovadia e un’escursione inclusiva

PROSEGUE il viaggio tra natura, arte e tradizioni del Festival dell’Appennino 2025, che domenica 13 luglio farà tappa per la prima volta ad Amandola: il programma e come prenotare
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Domenica 13 luglio il Festival dell’Appennino arriva per la prima volta ad Amandola, con un evento che unisce natura, cultura e inclusione. Il dodicesimo appuntamento della rassegna si svolgerà presso il Rifugio Città di Amandola, in località Campolungo, e prevede un’escursione ad anello accessibile a tutti, seguita nel pomeriggio dallo spettacolo “Rotte Mediterranee” di Moni Ovadia, accompagnato da musicisti di rilievo.

Moni Ovadia

 

L’iniziativa rientra nel programma del Festival dell’Appennino 2025, che propone 27 eventi tra maggio e ottobre in 28 comuni delle quattro regioni colpite dal sisma del 2016-2017: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Promosso dal Commissario Straordinario al sisma 2016 e dal Bim Tronto, con la collaborazione dei Bim territoriali, il Festival valorizza borghi e paesaggi dell’Appennino centrale attraverso esperienze culturali e naturalistiche.

Guido astelli

«Cultura, natura, tradizioni e condivisione. La formula adottata per il Festival dell’Appennino si sta rivelando sempre più attrattiva e coinvolgente, sia nei confronti dei turisti che dei comuni del cratere interessati ad aderire all’iniziativa – le parole del Commissario al sisma 2016, Guido Castelli – La manifestazione, resa possibile grazie all’impegno dei quattro Bim coinvolti, è un vero e proprio strumento di riparazione economica e sociale per le nostre comunità ferite dal sisma, che porta i visitatori a conoscere luoghi bellissimi e presenta in cartellone artisti di assoluto valore, come Moni Ovadia. Il Festival è ormai diventato un punto di riferimento per la stagione estiva nei nostri territori e continueremo a sostenerlo con convinzione ed entusiasmo».

 

Luigi Contisciani

«Il Festival arriva per la prima volta nel comune di Amandola con un evento inclusivo, accessibile e accogliente per tutti – spiega il presidente Bim Tronto Luigi ContiscianiUn’occasione imperdibile per vivere insieme un momento di condivisione nella suggestiva cornice del Monte Amandola. Attraverso il Festival vogliamo far conoscere a una platea di visitatori sempre più ampia i bellissimi territori delle Marche ricchi di storia, arte e tradizioni, spesso poco noti».

Adolfo Marinangeli

«È con grande piacere e un profondo senso di gratitudine ed orgoglio che ospitiamo quest’anno, per la prima volta, l’importante Festival dell’Appennino – le parole del sindaco di Amandola Adolfo MarinangeliQuesto evento rappresenta per noi un’opportunità straordinaria per valorizzare e premiare l’intero territorio dell’Appennino, con una particolare attenzione ai nostri Monti Sibillini. Questa terra, ricca di fascino, magia e leggende tramandate da secoli, incarna un patrimonio di natura, cultura e musica che si sposa perfettamente con i fondamentali ed a noi sempre cari temi della sostenibilità. Siamo lieti di condividere il Nostro Paesaggio e la sua intrinseca bellezza con tutti i partecipanti».

L’ESCURSIONE – L’escursione, con partenza alle ore 10, è lunga 3,2 km, ha un dislivello di 102 metri, una durata stimata di circa due ore e mezza ed è classificata con difficoltà E. Prevista la possibilità di partecipazione per persone con disabilità, anche tramite l’uso della joëlette, prenotabile al numero 370.1567741. Al termine sarà possibile pranzare presso il Rifugio con menù convenzionato.

LO SHOW – Alle 16 andrà in scena “Rotte Mediterranee”, recital di Moni Ovadia che intreccia racconti e musiche popolari del Mediterraneo con composizioni originali di Giovanni Seneca. Un viaggio tra culture, memorie e suoni che restituisce al Mare il suo ruolo di ponte tra i popoli.

La partecipazione è gratuita ma è richiesta la prenotazione tramite il sito festivaldellappennino.it. Sono consigliati abbigliamento da trekking, acqua, cappello e telo per assistere allo spettacolo all’aperto.


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