Numerosi residenti della frazione di Capodacqua e delle comunità limitrofe hanno assistito stamane alla cerimonia di riapertura al transito della strada “Nursina“, dopo i lavori eseguiti dall’Anas in qualità di soggetto attuatore per il ripristino e la messa in sicurezza delle aree interessate dagli eventi sismici a partire dall’agosto 2016.
Il tratto ripristinato connette il confine umbro (valico di Forca Canapine) e l’incrocio con la strada comunale che conduce agli impianti sciistici di Forca Canapine, frazione di Arquata, e ha visto nel corso del tempo investimenti consistenti per potenziare la sicurezza e la percorribilità.
Erano presenti numerose autorità civili e militari, tra le quali, il presidente della provincia di Ascoli Piceno Sergio Loggi, il consigliere provinciale con delega alla viabilità Daniele Tonelli, Fulvio Maria Soccodato (responsabile assetto infrastrutturale rete Anas), il sindaco di Arquata Michele Franchi, il presidente della provincia di Perugia Massimiliano Presciutti, il commissario straordinario alla ricostruzione post sisma Guido Castelli, l’assessore regionale Andrea Maria Antonini e il consigliere del comune di Ascoli Giorgio Passerini.
«La Nursina – ha spiegato Castelli – è molto più di una strada: è una delle arterie necessarie per ricucire quei collegamenti nell’Appennino centrale che sono fondamentali per far uscire i le nostre comunità dal loro lungo isolamento. Il suo ripristino rappresenta non solo un’opera tecnica rilevante, ma anche un segnale nei confronti dei nostri cittadini che da anni attendono di rivedere i territori interni pienamente connessi e accessibili. Restituire funzionalità e sicurezza a questa infrastruttura significa incentivare il turismo, supportare la vita quotidiana, l’economia locale e la ricostruzione sociale di queste aree duramente colpite».
«Ringrazio l’Anas, soggetto attuatore dell’intervento, nella persona di Soccodato, dei tecnici e delle maestranze dell’impresa realizzatrice che hanno lavorato con grande impegno in stretta sinergia con il servizio viabilità della provincia, per conseguire questo importante traguardo per la comunità locale – ha evidenziato il presidente Loggi –. Si tratta di un collegamento strategico per il sistema della mobilità interprovinciale e interregionale di Marche–Umbria che può costituire anche un volano per favorire il rilancio turistico e produttivo del comprensorio, essendo di nuovo raggiungibili gli impianti di Forca Canapine in prospettiva di nuovi investimenti di ripristino e ripartenza delle attività presenti in questa zona di connessione tra diverse realtà territoriali».
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