Lavoro, meno infortuni ma più decessi nelle Marche: i dati Inail

ASCOLI - Il report nel periodo gennaio-maggio 2025, commentato da Guido Bianchini, past president Cocopro dell'ente. Il Piceno passa da zero a due
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Nel periodo gennaio–maggio 2025, la regione Marche registra 6.896 denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail, con una diminuzione dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (6.937). Tuttavia, il numero dei decessi sul lavoro è aumentato del 40%, passando da 5 a 7.

La sede Inail di Ascoli

Dati sugli infortuni sul lavoro – Totale denunce: 6.896 (-0,6%); In itinere: 988 (+2%); Con mezzo di trasporto: 631 (+5,7%).
Differenze di genere: Uomini: 63,09%; Donne: +2,1% con incremento significativo degli infortuni in itinere (+2%) e con mezzo di trasporto (+8,1%).
Distribuzione per settore: Industria: 5.060 denunce (-0,3%), In itinere: 834 (+2,7%), Con mezzo di trasporto: 542 (+5,4%);
Agricoltura: 314 (-17,8%); Conto dello Stato: 1.522 (+3%).
Focus settori specifici: Manifatturiero: da 998 a 978 (-2%); Costruzioni: da 549 a 584 (+6,4%).

MORTI SUL LAVORO: Totale: 7 decessi (+40% rispetto al 2024); 6 italiani, 5 uomini. In itinere: da 0 a 3.
Distribuzione: Ancona 2, Ascoli Piceno 2 (da 0 a 2), Macerata 2, Pesaro Urbino 1, Fermo 0.

MALATTIE PROFESSIONALI: Totale denunce: 3.401 (erano 3.562), 72,8% coinvolgono uomini italiani; 90% riferite al settore industriale

Alcune Patologie professionali denunciate (codice ICD-10)
Tumori: da 34 a 23; Sistema nervoso: da 542 a 536; Orecchio e Apofisi Mastoide: da 112 a 147; Sistema respiratorio: da 31 a 37; Sistema osteo-muscolare: da 2.360 a 2.224.

«Nonostante una lieve flessione degli infortuni totali – commenta Guido Bianchini, past president Cocopro dell’Inail di Ascoli – il drammatico incremento delle morti sul lavoro (+40%) è allarmante e impone una seria riflessione sulle misure di sicurezza e prevenzione, soprattutto negli spostamenti lavorativi (in itinere). Il calo nel settore agricolo e nel manifatturiero è controbilanciato dalla crescita nelle costruzioni, suggerendo dinamiche produttive in evoluzione.
Le malattie professionali restano elevate nel settore industriale e, pur registrando una generale diminuzione, mostrano segnali di crescita in alcune province, come Pesaro Urbino e Ascoli Piceno. Particolarmente preoccupante l’aumento delle patologie uditive, sintomo di ambienti di lavoro spesso ancora troppo rumorosi o sottovalutati sotto il profilo della protezione. L’urgenza di consolidare la cultura della sicurezza sul lavoro non è mai stata così evidente».

 


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