Ricostruzione, altri sindaci difendono Castelli: «Polemiche dannose per i nostri territori»

POST SISMA - Prese di posizione in favore del commissario anche dai primi cittadini di Venarotta, Montemonaco e Maltignano dopo l'inchiesta del Fatto e le bordate del Pd: «Rischio di un dannoso cortocircuito politico-mediatico a discapito dei territori»
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Dopo le polemiche scaturite in seguito all’articolo pubblicato dal Fatto Quotidiano e rilanciate da alcuni esponenti del Pd marchigiano, continuano ad arrivare prese di posizione a favore del Commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli. A intervenire, questa volta, sono altri sindaci del cratere sismico dell’Ascolano che difendono il percorso intrapreso negli ultimi anni e denunciano il rischio di un dannoso cortocircuito politico-mediatico a discapito dei territori (tutti gli articoli sono in fondo al testo).

Fabio Salvi

 

«Si è generato un processo fuorviante e anche penalizzante per le aree del cratere», afferma il sindaco di Venarotta, Fabio Salvi, sottolineando come le attività parallele alla ricostruzione – come eventi, promozione turistica e comunicazione dei risultati – siano parte integrante di un percorso di rinascita complessiva.

 

«Siamo stati noi sindaci, in più sedi, a chiedere questi strumenti, perché conosciamo le dinamiche dei territori. Le cifre contestate sono minime rispetto all’intera mole di investimenti previsti, eppure sono cruciali per garantire la coesione sociale e ridare vitalità ai nostri comuni».

Francesca Grilli

 

Decisa anche la posizione della sindaca di Montemonaco, Francesca Grilli, che parla di «critiche non basate sui fatti». «La presenza delle gru è il segno tangibile del cambio di passo nella ricostruzione. Molti cantieri sono conclusi, altri in corso d’opera. Ma c’è di più: la rigenerazione sociale ed economica, promossa dal commissario e condivisa con i sindaci, è oggi un fattore chiave per creare comunità resilienti».

 

Grilli denuncia inoltre decenni di marginalizzazione delle aree montane, affermando che finalmente oggi «c’è chi lavora per restituire dignità e opportunità ai borghi dell’entroterra». Da qui l’appello: «Serve riconoscere il valore del lavoro fatto, al di là delle appartenenze politiche».

Claudio Flamini

 

Anche il neoeletto sindaco di Maltignano, Claudio Flamini, respinge le accuse rivolte al Commissario. «Sono stato eletto nel giugno 2024 e posso dire con certezza che il mio comune è oggi un cantiere a cielo aperto. Interventi in corso e aggregati in fase di costituzione porteranno alla quasi totale ricostruzione del centro storico».

 

Per Flamini, anche gli eventi culturali e promozionali svolgono un ruolo strategico: «Senza comunità e senza economia non ha senso parlare di sola ricostruzione edilizia. Serve tenere viva la vita nei borghi, ed è ciò che queste iniziative stanno facendo». Infine, un invito alla responsabilità: «Polemiche strumentali, legate forse alla campagna per le Regionali, rischiano di compromettere quel clima di collaborazione trasversale che il Commissario ha saputo costruire con i territori».

 

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