L’Uncem (Unione Nazionale Comunità Montane) Marche e il sindaco di Montalto delle Marche, Daniel Matricardi, intervengono con forza a sostegno del Commissario Straordinario alla Ricostruzione Guido Castelli, al centro delle polemiche per presunte spese eccessive in comunicazione legate alla campagna elettorale per le regionali.
Giuseppe Amici
Giuseppe Amici, presidente dell’Unione Montana del Tronto e Valfluvoine e dell’Uncem Marche, elogia l’operato del Commissario: «Castelli ha lavorato con equilibrio istituzionale, sostenendo i territori senza distinzioni politiche, affrontando ostacoli storici che per anni hanno bloccato la ripresa delle aree interne». Tra i risultati segnalati: rafforzamento della ricostruzione pubblica e privata, rilancio economico, infrastrutture strategiche e contrasto allo spopolamento dei borghi.
«Mi spiace – puntualizza Amici – constatare che questi temi dovrebbero costituire non un problema ma opportunità di crescita e tutela dei nostri territori cosi duramente colpito dal sisma, da parte di tutte le forze politiche e sociali pur nelle diverse prospettive e non da meno quelle giornalistiche.
Certamente è una ricostruzione e rigenerazione importante ma avere una visione di rinascita e di crescita usando tutti gli strumenti e risorse a diposizione non puo’ che far del bene alle popolazioni delle nostre aree interne.
In un momento tanto delicato, la responsabilità istituzionale deve prevalere su ogni polemica sterile. Uncem Marche e le Unioni Montane saranno sempre al fianco di chi agisce con concretezza e visione».
Daniel Matricardi
«Dopo anni di immobilismo e di incomprensione delle effettive esigenze della ricostruzione – sono le parole di Matrcardi – stiamo finalmente vivendo un momento operativo ove ogni impedimento normativo e burocratico è stato affrontato e superato permettendo l’avvio di numerosi cantieri.
Nessun euro è stato sottratto alla ricostruzione, né a quella pubblica né a quella privata, ma soltanto risorse aggiuntive per rilanciare i nostri territori altrettanto necessarie per rendere veramente efficace un’operazione così complessa e delicata come quella della rinascita dei territori colpiti dal sisma».
Ancora il sindaco di Montalto delle Marche: «La comunicazione è una voce indispensabile per ogni piano strategico e, se la rapportiamo al valore economico dell’intero piano di ricostruzione, le somme di cui si parla in questi giorni rappresentano una percentuale veramente irrisoria.
Diffidiamo quindi gli esponenti politici ad utilizzare a fini elettorali il grande lavoro che tutti insieme – Commissario, Regione, ufficio speciale per la ricostruzione e sindaci – stiamo portando avanti con un clima sinergico e solidale come mai si era visto prima, e che non vede alcuna distinzione di appartenenza politica ma un solo unico vero obbiettivo, quello di cambiare le sorti dei nostri territori. L’attacco al Commissario Castelli rappresenta quindi solo uno scomposto tentativo di gettare fango su un grande lavoro che i precedenti commissari non sono riusciti a compiere».
Giorgio Fede
Di tono opposto la denuncia del deputato Giorgio Fede (M5S), che accusa il Commissario e il governo di usare fondi pubblici per «una propaganda elettorale mascherata da attività istituzionale», riferendosi a 1,27 milioni di euro spesi in eventi, staff e comparse Tv in vista delle visite nelle Marche di esponenti del governo, tra cui Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
«Questa destra non ha nulla da raccontare in termini di risultati. La ricostruzione è ferma, e si prova a recuperare consenso con spot pagati dai cittadini», ha attaccato Fede, accusando Acquaroli e la sua giunta di aver «esaurito le promesse già nel 2020».
Il confronto tra posizioni istituzionali e critiche politiche tiene alto il dibattito a poche settimane dal voto regionale, ma soprattutto riporta l’attenzione sulla delicata questione della ricostruzione post-sisma nelle Marche.
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