Il trionfo del basilico durante la festa di Sant’Emidio
di Elena Minucci
Alle 9 in punto lo sparo ha segnato l’inizio della festa. Il profumo del basilico ha invaso Piazza Arringo, mentre mamme e nonne erano alle prese con i fornelli per il tradizionale pranzo: è Sant’Emidio. I più fedeli, già dalle prime luci dell’alba non sono voluti mancare alla benedizione del basilico sul sagrato del Duomo. Alzataccia per le tante signore, una decina circa, che già da ieri sera hanno preso posto in Piazza Arringo per allestire e vendere le piantine di basilico, come da tradizione.
«Sono più di dieci anni che veniamo qui – racconta una delle titolari dell’Azienda Agricola Angelini di Curti – Già da stamattina presto abbiamo cominciato a vendere e quest’anno c’è stata più gente rispetto allo scorso anno».
«Anche noi veniamo qui da due anni. Aiuto Francesca, che ad Ascoli ha una fioreria, che ogni anno porta quasi mille piante» racconta Marino Poli. E poi c’è Pia Bertone, una dei pochi a coltivare le piante di basilico da sola nella propria casa.
È stata una mattinata carica di emozione, con le bande musicali che hanno colorato la città di musica. Un momento gioioso e pieno di festa è stato quello della consegna degli omaggi a tutti i cittadini e cittadine di nome Emidio o Emidia. Un gesto semplice ma molto sentito.
Insomma, una mattinata ricca di eventi ma soprattutto tanta gente in centro per festeggiare questo grande giorno così caro agli ascolani. Tanti i ristoranti hanno registrato il pienone mentre i parcheggi sono stati presi d’assalto fin da stamattina.
La festa continuerà con il pomeriggio con la Santa Messa presieduta dal vescovo Gianpiero Palmieri e a seguire la tradizionale processione in centro. Gran finale in serata con la tombola in Piazza Arringo. Ma l’appuntamento più atteso resta, come sempre, il tradizionale sparo di Sant’ Emidio. E alla fine, ognuno potrà dire “Quest’anno è proprio biell“.
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