La “città-porto”: presentato lo scenario per il terzo braccio all’Autorità di Sistema Portuale

SAN BENEDETTO - L'idea è di realizzare l'opera all'interno di un chilometro quadrato di mare all'altezza del "Ballarin". Resta insoluto, per ora, il nodo risorse
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La vista sul porto di San Benedetto

di Giuseppe Di Marco

 

E’ stato presentato ad Ancona nella mattina di oggi, 5 agosto, all’Autorità di Sistema Portuale, lo scenario di terzo braccio ideato a San Benedetto, dove l’elaborato è stato discusso nell’ultima riunione di maggioranza, con anche il volontario civico ingegner Giuseppe Fiscaletti.

 

Uno scenario “faraonico”, la cui realizzazione necessiterebbe di un investimento vicino ai 150 milioni di euro. Un chilometro quadrato di mare all’altezza del futuro parco “Ballarin”, di fatto, ospiterebbe la nuova entità, in cui troverebbero posto attività commerciali, cantieristiche, oltre a un polo di ricerca in ambito marittimo.

 

Un’opera che San Benedetto considera prioritaria: l’eventuale nuova vasca di colmata, in tal senso, potrebbe essere realizzata solo in funzione del terzo braccio. La domanda però sorge spontanea: con quali risorse si potrebbe concretizzare un progetto di queste dimensioni?


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