Scoperto maxi-deposito abusivo con 51 tonnellate di rifiuti pericolosi e capannoni senza permessi

Un’area grande quanto un campo da calcio, colma di rifiuti pericolosi e capannoni abusivi, era nascosta tra le colline di Montalto delle Marche.

Guardia di finanza (archivio)

Questo è quanto hanno scoperto i militari della Guardia di Finanza del Reparto Operativo Aeronavale di Ancona, in una maxi-operazione per tutela ambientale condotta insieme all’Arpam e al gruppo delle Fiamme Gialle di Ascoli Piceno.

Le indagini, partite dalla Sezione Operativa Navale di San Benedetto del Tronto, hanno portato alla luce l’attività di una ditta individuale specializzata nel recupero di rottami metallici che però, secondo gli inquirenti, avrebbe completamente ignorato le prescrizioni ambientali.

Il panorama da Montalto delle Marche

Sul terreno, in aree prive di autorizzazione, erano ammassate batterie al litio, lampade al neon, bombole di gas e altri materiali pericolosi, per un totale di oltre 51 tonnellate di rifiuti.

Durante i controlli i finanzieri hanno trovato anche otto strutture in muratura, realizzate senza alcun permesso edilizio. L’intera area – circa 5.500 metri quadrati – è stata sequestrata.

Il titolare dell’azienda è stato denunciato alla Procura di Ascoli Piceno per gestione illecita di rifiuti e costruzione abusiva. Gli inquirenti ricordano che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e che, fino a sentenza definitiva, vale la presunzione di innocenza.

L’operazione, spiegano dalla Guardia di Finanza, rientra in un più ampio piano di controlli per proteggere l’ambiente e contrastare gli illeciti che mettono a rischio il territorio marchigiano.

A.P.