Mezzi di Polizia Penitenziaria nel carcere del Marino
I baschi blu della polizia penitenziaria del carcere ascolano di Marino del Tronto, durante una perquisizione ordinaria nella sezione Alta Sicurezza, hanno rinvenuto uno smartphone perfettamente funzionante, completo di sim e caricabatterie, abilmente occultato all’interno della cella.
Il sequestro è avvenuto ieri, 18 agosto, ed arriva a pochi giorni di distanza dal ritrovamento di altri due telefoni nella sezione giudiziaria, segno di una costante attenzione da parte del personale penitenziario, che contrasta con fermezza i tentativi di introdurre e utilizzare strumenti vietati all’interno dell’istituto.
L’uso illecito di dispositivi mobili rappresenta infatti una minaccia concreta all’ordine e alla sicurezza carceraria, soprattutto in contesti ad alta vigilanza.
Il sindacato Osapp, attraverso il rappresentante provinciale Salvatore De Blasi, ha espresso «compiacimento per l’operato degli agenti, sottolineando come il loro lavoro quotidiano, svolto con professionalità e senso del dovere, sia fondamentale nonostante le carenze di organico e di strumenti messi a disposizione dallo Stato.
Un riconoscimento che ribadisce la centralità del ruolo della polizia penitenziaria nel garantire la sicurezza e nel contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata anche all’interno degli istituti di pena».
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