In piazza per Gaza: “Tutti giù per terra contro l’indifferenza”

GROTTAMMARE - L’evento chiude il percorso solidale “Ferragosto per Gaza” dopo le tappe di San Benedetto e Porto San Giorgio
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Un folto numero di cittadini e turisti ha preso parte all’evento “Tutti giù per terra contro l’indifferenza, per restare umani”, organizzato dalla Consulta Comunale per la Fratellanza tra i Popoli di Grottammare e dalla rete Piceno per la Palestina. L’iniziativa si è svolta sabato 16 agosto in piazza Kursaal, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.

Nell’appello di convocazione gli organizzatori avevano denunciato che “sterminare migliaia di bambini con la fame e con le bombe non è una guerra ma un genocidio”, invitando la cittadinanza a un gesto collettivo di riflessione e solidarietà.

Alle 18.30, al suono di una sirena, tutti i presenti si sono seduti o sdraiati a terra in un atto simbolico e di forte impatto, pensato per scuotere i passanti e richiamare l’attenzione sulla tragica situazione che sta vivendo la popolazione di Gaza.

L’appuntamento di Grottammare ha rappresentato l’ultima tappa del percorso “Ferragosto per Gaza”, una rassegna di tre giornate solidali che hanno visto collaborare tre realtà associative del territorio piceno e fermano: la Consulta per la Fratellanza tra i Popoli di Grottammare, Palestina Libera! di Fermo e Piceno per la Palestina. Un percorso nato con l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione sulla disastrosa situazione umanitaria del popolo palestinese, che – denunciano i promotori – «viola tutte le convenzioni e le dichiarazioni internazionali sui diritti umani e si configura come un vero e proprio genocidio».

I tre eventi si sono svolti il 14 agosto a San Benedetto del Tronto, il 15 agosto a Porto San Giorgio e il 16 agosto a Grottammare, chiudendo simbolicamente un ciclo di mobilitazione e sensibilizzazione che ha coinvolto cittadini, turisti e istituzioni locali.

Alla manifestazione conclusiva erano presenti il sindaco di Grottammare e diversi amministratori locali. Sono intervenuti, tra gli altri, la presidente della Consulta Adriana Di Giorgi e l’esponente palestinese Ammar Amadneh, che hanno ribadito l’importanza di mantenere alta l’attenzione e la mobilitazione civile per difendere i diritti umani.


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