Montemonaco, via libera al progetto per la scuola “Don Albertini”: 2,8 milioni per sicurezza e comunità

L’EDIFICIO sarà adeguato sismicamente e diventerà anche spazio per associazioni, centro operativo e punto di riferimento culturale
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Guido Castelli

Non solo una scuola, ma anche un presidio di sicurezza e un luogo di aggregazione per l’intera comunità. La Conferenza regionale ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per i lavori di ripristino con adeguamento sismico della scuola “Don Angelo Albertini” di Montemonaco.

L’intervento, dal valore complessivo di 2,8 milioni di euro, punta a restituire piena funzionalità all’edificio scolastico migliorandone la sicurezza e ampliandone le funzioni. La struttura, costruita nel 1963 e danneggiata dal sisma del 2016/2017, avrà una nuova vita grazie a interventi di consolidamento e riorganizzazione degli spazi.

 

IL PROGETTO  – L’edificio, di circa 1.000 metri quadrati di superficie lorda, sarà oggetto di interventi strutturali che prevedono la demolizione dell’ultimo piano e della copertura in laterocemento, sostituita da una nuova struttura in legno. Le murature saranno rinforzate con intonaco armato e rete Gfrp, mentre verranno ripristinate le lesioni e rinnovati gli impianti.

Gli spazi interni saranno così riorganizzati.

Piano terra: scuola dell’infanzia, con aule didattiche, mensa e servizi dedicati. Previsti anche uffici comunali, compresa la sede del Centro Operativo Comunale con ingresso indipendente.

Piano primo: locali per le associazioni e una sala conferenze da 80 posti destinata ad attività culturali e sociali.

 

«Un via libera fondamentale per un edificio strategico, destinato a diventare un punto di riferimento educativo, operativo e culturale per Montemonaco e il suo territorio», ha commentato il commissario alla ricostruzione Guido Castelli.

Soddisfatta anche l’amministrazione comunale: «La ristrutturazione dell’edificio scolastico, con spazi dedicati alla scuola e alle associazioni locali, avrà un impatto significativo sulla comunità. Sarà un luogo di aggregazione e crescita, dove giovani e adulti potranno incontrarsi, imparare e condividere esperienze. Un eccellente lavoro di squadra, che merita grande apprezzamento».


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