L’ad di ProMarche Oreste Aquilone
di Giuseppe Di Marco
E’ un nuovo capitolo della saga ProMarche, quello emerso nel Consiglio comunale del 25 agosto, in cui è stata istituita una commissione d’indagine per far luce sul procedimento amministrativo riferito alla proposta di variante avanzato tempo fa dalla cooperativa. Cooperativa che, come ha riferito Annalisa Marchegiani durante la seduta, ha presentato un nuovo ricorso al Tar Marche.
Cosa si chiede con questa nuova impugnazione? Di annullare la delibera di luglio con cui il Consiglio ha ribadito il proprio rifiuto all’istanza, di dichiararla contestualmente inefficace, e di nominare il commissario ad acta precedentemente designato dal Tar per chiudere la questione. Va ricordato, in tal senso, che con propria sentenza del 31 maggio il tribunale amministrativo aveva accolto il secondo ricorso della cooperativa, affibbiando al Consiglio comunale un mese e mezzo di tempo per rideterminarsi con motivazioni rafforzate sull’argomento. A tale sentenza, quindi, si è deciso di ricorrere in Consiglio di Stato.
Nel frattempo, ieri sera, 20 consiglieri hanno votato favorevolmente per l’istituzione della commissione d’indagine: questa sarà composta da Fabrizio Capriotti, Domenico Novelli, Elena Piunti, Stefano Gaetani, Gino Micozzi, Giselda Mancaniello, Barbara De Ascaniis, Silvia Laghi, Martina De Renzis, Nicolò Bagalini, Lorenzo Marinangeli, Emanuela Carboni, Simone De Vecchis, Paolo Canducci, Aurora Bottiglieri, Annalisa Marchegiani e Luciana Barlocci.
Il presidente verrà eletto dal gruppo nella prima seduta disponibile. La commissione avrà 60 giorni per effettuare le audizioni e stilare una relazione su quanto emerso.
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