Lorenzo Marinangeli
di Giuseppe Di Marco
«Queste persone che vedete qui oggi sono ostaggi in casa loro: spesso hanno paura di fare cose semplici, come uscire di casa la sera per gettare l’immondizia nel secchio. La situazione è diventata intollerabile: nel giro di pochi giorni sono state protocollate 600 firme che sono state poste all’attenzione del prefetto. Ci sono persone che vivono ormai in piazza e si lavano lì. I residenti del luogo, in gran parte signore e anziani, si impressionano. In alcuni casi deve scattare il daspo urbano. La Caritas è un’istituzione riconosciuta e benvoluta, ma in questa zona va riportata la legalità. Non si vive in questa maniera in Italia».
Parole di Lorenzo Marinangeli, intervenuto nella commissione sicurezza andata in scena questa sera in Comune, alla presenza di una trentina di residenti del Ponterotto, quartiere finito sotto i riflettori per la situazione di degrado umano, con alcuni senzatetto che si sono stabiliti in Piazza della Libertà, dove dormono, mangiano e si lavano.
In commissione sono intervenuti anche Guido Speca e Manuel Spagnolini, referenti dei cittadini – il secondo è presidente del comitato di quartiere – rappresentando nel dettaglio i problemi che quotidianamente i sambenedettesi vivono nella cosiddetta “borgata”.
A Marinangeli ha duramente replicato Paolo Canducci, «La Caritas fa quel che fa per dare risposta alle persone che vivono l’emergenza abitativa. La Caritas colma un vuoto che dovrebbe essere risolto dalle istituzioni: non tutti quelli che entrano in Italia possono lavorare o sono inseriti in percorsi di integrazione. Se abbiamo scelte governative che depotenziano progetti come lo Sprar, i risultati poi sono questi. Oggi quelle persone sono lì perché non hanno permessi di soggiorno e neanche vengono espulsi. Il governo metta i soldi per la Polizia, i Carabinieri, il Piano Casa, l’aiuto agli affitti e misure di integrazione».
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